Droga dall’agro aversano alle Marche: otto arresti

di Redazione

 Frignano. Otto persone sono state arrestate dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione è stata eseguita tra i comuni di Frignano e Villa di Briano, nell’agro aversano, dove era situata una base operativa di approvvigionamento di ingenti quantitativi di stupefacenti destinati a rifornire di eroina e cocaina alcune piazze di spaccio nelle Marche: a Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Porto Recanati. Territori dove nei mesi scorsi si era verificata una serie di decessi dovuti, probabilmente, all’assunzione di droga tagliata male.

“La spregiudicatezza con cui i pusher si approfittavano della cronica dipendenza degli assuntori – fanno sapere gli investigatori – è emersa anche dall’intercettazione di alcune conversazioni tra gli indagati che, nonostante fossero consapevoli della scarsa qualità dello stupefacente, non esitavano a cedere ogni genere di partita di droga”. Da un sms registrato nel corso delle indagini si evince la disperazione di un congiunto di uno degli assuntori di eroina che, con il messaggio telefonico, avvisava il probabile pusher del malore, del successivo ricovero in ospedale del proprio familiare – occorso proprio a causa dell’assunzione della droga acquistata – e implorava quest’ultimo di non di consegnare più droga al proprio congiunto.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, svolte a partire dallo scorso luglio, hanno in particolare consentito di: scoprire una base operativa per l’approvvigionamento di ingenti quantitativi di stupefacenti a Frignano luogo in cui gli indagati erano soliti riunirsi per concludere le trattative (provare il prodotto, confezionarlo ed infine acquistare la droga); delineare in dettaglio il canale di vendita tra le Marche e l’Agro aversano; accertare le modalità di trasporto della sostanza che, una volta confezionata in ovuli, veniva occultata dai corrieri nell’ampolla rettale e/o negli organi genitali e così trasportata nelle piazze di spaccio dei citati comuni marchigiani; individuare i ruoli dei singoli indagati, in larga parte magrebini, i quali attraverso persone di nazionalità nigeriana, si rifornivano di rilevanti quantitativi di eroina, successivamente ceduta ai vari corrieri/pusher, quest’ultimi anche di nazionalità italiana, che gestivano le varie piazze di spaccio; eseguire, nel corso delle indagini, sei arresti in flagranza di reato e sequestrare complessivamente circa 500 grammi di eroina ed eroina.

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