Indipendenza Catalogna, 2 milioni al voto: vincono i sì

di Redazione

 Barcellona. L’80,72 per cento dei catalani che hanno partecipato al referendum simbolico sull’indipendenza della Catalogna ha votato sì.

“Un pieno successo” per il presidente dei catalani Artur Mas. “Un atto di propaganda politica, senza validità democratica, sterile e inutile” per il governo di Madrid.

Ora bisognerà attendere gli sviluppi della vicenda che ormai da mesi tiene impegnato il premier Rajoy, del tutto contrario all’indipendenza della ricca regione costiera e nemmeno troppo disposto a concedere ulteriori autonomie o aperture, come invece vorrebbe chiedere Mas.

La Catalogna ha votato domenica in urne di cartone per il suo sogno indipendentista, sfidando il divieto della Corte costituzionale spagnola e la minaccia dell’arresto dei presidenti dei seggi, in una consultazione simbolica, che vuole essere l’anticipo di quella legale.

“Ci siamo guadagnati sul campo il diritto a un referendum definitivo”, aveva detto il presidente Mas (CiU), assumendosi la “responsabilità legale” dell’intero processo partecipativo, fra l’entusiasmo alle stelle del popolo indipendentista, che lo ha accolto alla Escola Pia, dove ha depositato nelle urne il suo doppio sì: alla Catalogna come stato, che sia uno stato indipendente.

Pochi si sono differenziati con il secondo quesito chiedendo che la Catalogna sia Stato ma non indipendente da Madrid. Sono i risultati definitivi (scrutinati a tempo di record da 40mila volontari della Generalitat) della consultazione che domenica ha sfidato il parere della Consulta di Madrid, che aveva dichiarato il referendum del 9-N, come lo chiamano in Spagna, illegale. Chi ha votato no a entrambe le domande è un esiguo 4,5%; si ferma a un 10% che ha votato un sì e un no (Catalogna riconosciuta come stato ma, come da secondo quesito, non indipendente).

Al calcolo finale andavano ancora aggiunti i voti dall’estero (i promotori speravano circa 500mila). Ma sul totale dei potenziali aventi diritto le stime del governo e dell’Istituto nazionale di statistica spagnolo la partecipazione considerando soltanto il voto in Spagna arrivava a circa un terzo. La “popolazione residente” che poteva partecipare al referendum ( poteva votare chi aveva compiuto 16 anni) era di circa 6 milioni e 200mila persone, per cui la percentuale di affluenza sarebbe stata intorno al 35-36%.

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