Napoli. A circa dieci giorni di distanza dall’inizio dell’iter che ha portato alla condanna in primo grado e alla sospensione del sindaco Luigi De Magistris è giunto il tempo di porsi qualche domanda.
Episodi, avvenimenti accaduti nel momento in cui il bilancio chiude in attivo dopo aver ereditato debiti stimati in circa due miliardi di euro dalla precedente amministrazione, e alla vigilia dell’avvento di nuovi, consistentissimi fondi dal piano europeo 2014 – 2020.
La sentenza pronunciata per il caso Why Not e una sospensione che dal Ministero degli Interni giunge alla prefettura partenopea in tempi record, se si mettono a confronto altri episodi in cui sindaci sono incappati nella falce della legge Severino. Sospetti che alimentano la teoria del complotto, sostenuta da alcuni supporter del sindaco, rintuzzati da chi invece, intravede in questi giorni il normale svolgersi della giustizia, in tempi efficienti rispetto alla norma.
Ai nostri microfoni il consigliere Salvatore Pace e il vicepresidente del consiglio comunale Fulvio Frezza. Dal versante dell’opposizione i vertici cittadini di Fratelli d’Italia parlano di una città sospesa come il suo sindaco e in queste ore si mobilitano in una marcia per la legalità. Dalla loro parte abbiamo ascoltato il deputato Marcello Taglialatela.
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