Barbato: “I costi-benefici della politica. Poverà Città!”

di Redazione

 Maddaloni. Speranzoso della smentita o di un riscontro coerente, logico e documentato, senza alcuna polemica, come cittadino maddalonese, mi è d’obbligo riferire ai miei concittadini il mio punto di vista.

Lo spunto, dopo un’attenta riflessione e riscontro, mi è stato dato da un sindaco di una cittadina montana, il quale, in una intervista al Tg1, riferiva che per evitare la soppressione della scuola aveva messo disposizione il compenso percepito per la funzione (800 euro). Viva Iddio, finalmente qualcuno si autotassa per il benessere della comunità. Tale e quale ai nostri amministratori (Giunta e Consiglio comunale).

Dovete sapere che la spesa mensile degli emolumenti elargiti, sicuramente meritati, vedi i risultati, ammonta, euro più euro meno, a 15mila euro, pari ad oggi 230mila euro circa, divisi tra il sindaco, gli assessori, il presidente del Consiglio comunale ed i consiglieri comunali, fatta eccezione di quelli che hanno rinunciato. Secondo me, per questa somma il sindaco della Comunità Montana avrebbe mantenuto l’Università. Viceversa, nella nostra città, in proporzione, si è speso più per i compensi agli amministratori che per mantenere la città pulita, sicura e degna di essere vissuta nel senso civile.

Perché dico questo? Perché “Maddaloni nel Cuore” si era imposta una regola missionaria, ovvero, se avesse vinto le elezioni, tutti ciò che avrebbe percepito dalla cassa comunale (soldi dei cittadini) li avrebbe messi a disposizione per tutti gli interventi necessari e prioritari per la sicurezza e l’igiene, avrebbe sistemato le strade, pulite le aree a verde, eliminato ogni bruttura cartellonistica/muraria, avrebbe maggiormente mostrato attenzione alle scuole, ecc. Questo non è possibile per la maggior parte dei nostri amministratori, i quali, salvo pochissime eccezioni, fanno politica, per modo di dire, o per sbarcare il lunario o per sistemare qualche parente o per arrotondare.

Povera città e poveri cittadini. Oramai si sono rassegnati, ed assuefatti, sperano di vedere una luce che oramai non brilla e non brillerà sin quando non ci libereremo di questo ingombro inerme, inefficiente ed inefficace.

Mario Barbato – “Maddaloni nel Cuore”

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