Buondonno: “Le mie dimissioni dettate esclusivamente da motivi di salute”

di Antonio Arduino

Andrea BuondonnoAversa. “Il motivo delle mie dimissioni è nella comunicazione di otto righe protocollata nella mattinata di lunedì”.

Questa la risposta dell’ex assessore Andrea Buondonno, napoletano, docente universitario di Rigenerazione ambientale presso la facoltà di Architettura della Sun che ha sede ad Aversa, alla prima domanda fattagli nel corso di una lunga intervista concessaci all’indomani delle sue dimissioni.

“Poche righe in cui ogni parola è stata pesata per non dare spazio ad equivoci né a polemiche”, aggiunge, sottolineando di non essere un politico ma un ricercatore universitario, dedicato ad un settore cui gli esperti si contano su un paio di mani.

“Perché ho accettato di far parte della giunta? Semplicemente perché me lo ha chiesto il Rettore che, a sua volta, aveva ricevuto dall’amministrazione la richiesta di valutare la possibilità di mettere a disposizione dell’Ente un tecnico di cui l’Ente locale cui aveva bisogno”.

“Così – continua Buondonno – considerando che ritengo un dovere civico per tutti offrire la propria disponibilità a collaborare con le Istituzioni ho accertato quanto chiestomi per spirito di servizio”. “Naturalmente – aggiunge – una volta assunta la carica mi sono guardato intorno, ho valutato quello che potevo e dovevo fare ed ho stilato un mio programma operativo”.

Un programma ricco di progettualità che – chiediamo all’ex assessore – si dice, sarebbe rimasto nel cassetto, creando la premessa alle dimissione avvenute a distanza di sei mesi dall’incarico? “Niente affatto. – risponde Buondonno – Sicuramente nei sei mesi in cui sono stato assessore si potevano realizzare tante cose di quel programma, ma le mie dimissioni non sono state dettate dalla mancata realizzazione di quei progetti che sono nella disponibilità dell’amministrazione che potrà realizzarli se e quando riterrà opportuno farlo”.

“Le mie dimissioni sono state dettate solo da problemi di salute, preesistenti alla nomina ad assessore”, ribadisce il docente universitario che tra i progetti ricorda in particolare quello, detto in termini non tecnici, relativo ad un monitoraggio delle pendenze delle arterie cittadine, finalizzato a realizzare le opere necessarie ad evitare gli allagamenti che ad Aversa si verificano regolarmente in caso di pioggia abbondante. Una risposta che non ci ha soddisfatto e ci ha obbligato a chiedere nuovamente perché avesse accettato la nomina.

Di fronte ai problemi di salute, di cui il professore ci ha messo informalmente al corrente, lo spirito di servizio, il dovere civico di offrire la propria disponibilità a collaborare con le Istituzioni non bastano. Chiunque non abbia la politica nel sangue avrebbe rinunciato all’incarico. Buondonno no, Buondonno ha anteposto l’interesse della collettività al proprio, però poi ha dovuto lasciare. Perché?. “Perché – spiega – non potendo prevedere l’andamento della mia salute ho seguito le mie convinzioni nella speranza di poter offrire una collaborazione utile alla città”. “Collaborazione – conclude – che, malgrado le dimissioni, sono pronto a dare se l’amministrazione avesse bisogno delle mie competenze tecniche”. Collaborazione che – aggiungiamo noi – arriverà automaticamente se la giunta prenderà nella dovuta considerazione i progetti che l’ex assessore ha lasciato nel suo ex ufficio.

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