Maddaloni. Il presidio ospedaliero di Maddaloni e quello di Marcianise continueranno a svolgere le loro funzioni fino alla completa ristrutturazione di questultimo che sarà destinato ad ospitare anche le unità operative di Maddaloni.
Lo rende noto il consigliere regionale, capogruppo del Pse, Gennaro Oliviero, a margine di una nuova interrogazione urgente presentata allattenzione del presidente Stefano Caldoro.
Nelle more spiega Oliviero lAzienda sanitaria locale, sulla base di specifiche valutazioni di tipo strutturale, funzionale ed organizzativo nonché di economicità, dovrà dare avvio a processi di accorpamento e di fusione tra le unità operative ed i servizi presenti nei due presidi, quanto detto non corrisponde a semplici dichiarazioni politiche ma è quanto contenuto nel Decreto Commissariale 49/2010 e, nello specifico, al punto 2, e alla lettera b), il paragrafo che prevede Confluenze e riconversioni, recita testualmente che sulla base di criteri logici ed effettivi, nella Provincia di Caserta il presidio ospedaliero
Abbiamo chiesto al governatore continua Oliviero se nellatto aziendale dellAsl di Caserta è stato previsto il programma di massima con i relativi tempi di attuazione delle azioni di accorpamento e di fusione delle unità operative ed i servizi presenti nel presidio di Maddaloni con quello di Marcianise, se sono stati effettuati i lavori di strutturazione dellospedale di Marcianise, e, in questo caso, qualora non si siano state effettuate opere di adeguamento e di ristrutturazione, quali sono le iniziative che si intendono urgentemente adottare per ripristinare il Polo materno infantile dellospedale di Maddaloni. Ovviamente i quesiti posti a Caldoro contengono già una risposta chiara ed evidente a tutti: lazione intrapresa è da considerarsi nulla, il crono programma della riorganizzazione è in evidente ritardo, mi spiace per coloro che sostengono il contrario poiché dimostrano di non conoscere a fondo gli atti di cui parlano.
Chiediamo conclude Oliviero il ripristino di quanto sancito dal decreto, tenendo sempre in considerazione e in evidenza la questione del conteggio dei posti letto fantasma del Policlinico. Le nostre cittadine e i nostri cittadini sono fatti di carne ed ossa, a loro non può essere negato il diritto sacrosanto alla salute.