Camorra, arrestato in Germania il latitante Giovanni Cascarino

di Redazione

 Mondragone. Arrestato in Germania il latitante Giovanni Cascarino, 46 anni, di Mondragone, ritenuto affiliato al clan “Gagliardi-Fragnoli”, irreperibile dallo scorso 8 aprile.

L’uomo era ricercato per concorso in lesioni personali, aggravati dal metodo mafioso. L’attività investigativa, coordinata dalla Dda di Napoli, è stata condotta dal personale del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Mondragone, che hanno localizzato il ricercato a Wuppertal, dove aveva trovato rifugio.

Cascarino era destinario, insieme ad altre 14 persone, di un’ordinanza di custodia cautelare contro un gruppo camorristico che vessava alcuni commercianti del posto con richieste estorsive.

Le indagini sono iniziate nel 2012 ed hanno permesso di ricostruire l’illecita attività estorsiva posta in essere ai danni di un agente assicurativo locale e di un commerciante di abbigliamento. “Gli indagati – spiegava inuna nota stampa, lo scorso 8 aprile,ilprocuratore aggiunto Giuseppe Borrelli – forti dell’appartenenza all’organizzazione criminale, mediante continue e reiterate minacce anche ed in alcuni casi anche con l’uso di armi da fuoco, hanno costretto le loro vittime in un caso ad emettere e rilasciare polizze assicurative per auto e motoveicoli a loro in uso senza il pagamento di alcun compenso e nell’altro a pagare la tangente per l’apertura di una nuova attività economica”.

Di estrema importanza, al fine della compiuta ricostruzione dei fatti, è stata la collaborazione di due delle parti offese: il titolare di un’agenzia di assicurazioni di Mondragone ed un commerciante di abbigliamento. Tra le condotte illecite contestate merita attenzione quella di Giovanni Cascarino che, pur trascorrendo la sua latitanza all’estero (poiché sottrattosi all’esecuzione di provvedimento restrittivo della libertà personale),era riuscito a mantenere rapporti personali e non, con esponenti criminali di Mondragone. Da quest’ultimi aveva ricevuto, nel corso del tempo, vari favori. Si è accertato, in particolare, come abbia chiesto a Sbordone e Aliberti di “dare una sonora lezione”, poi concretamente impartita, ad un cittadino straniero colpevole, a suo dire, di avergli fatto uno “sgarro personale”, poiché aveva raccontato di relazioni private dello stesso Cascarino.

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