I funerali di Andrea Di Foggia, l’intervento del sindaco Moretti

di Redazione

Una spirale funesta sembra aver avvolto la comunità di Gricignano. Negli ultimi tempi, sono troppe le vite spezzate, senza un perché, nel fiore degli anni. Vittime di fatalità a cui non sarà mai possibile dare un senso.

E’ di pochi giorni or sono, infatti, la perdita di una giovane madre e dei due gemellini che ha destato pietà e commozione in tutta Italia. Siamo invece, ora qui, tutti insieme, a piangere la perdita del caro Andrea, poliziotto di ritorno da Roma insieme a tre suoi colleghi, dopo un concorso interno per un avanzamento di carriera.

Si dice che siano sempre i migliori a lasciarci. Sembra una frase fatta, ma in questo caso, Gricignano perde davvero uno dei suoi figli migliori che, al servizio della legge, con orgoglio rappresentava in Italia la nostra fiera e laboriosa comunità.

Non un eroe, non un personaggio pubblico, non una persona in vista o in cerca di ribalta, ma un ragazzo di sani principi, d’ animo sensibile, come sanno essere i cultori della musica, di cui egli era interprete appassionato sin dalla più tenera età. Un ragazzo perbene, attaccato ai valori della famiglia che in silenzio e a fari spenti, si è costruito con le sue mani il proprio avvenire, anche a rischio e pericolo della sua stessa vita, svolgendo il proprio dovere con orgoglio e sacrificio.

L’ Italia intera, in un momento così difficile, ha bisogno di modelli positivi, non di falsi eroi o miti evanescenti, ma di persone normali che vivendo una vita normale, vivono una straordinaria quotidianità. Sono questi gli esempi da mostrare alle nuove generazioni perché il lavoro quotidiano, il miglioramento personale, lo studio, rappresentano i pilastri insostituibili del proprio avvenire. Così come stavano facendo Andrea e i suoi colleghi.

Per quello che è successo nessuno mai chiederà vendetta. Chiediamo invece che si faccia giustizia, per la memoria di Andrea, dei suoi colleghi e per la memoria di tutte le vittime innocenti della strada, come quelle giovanissime di questi giorni, vittime non solo di una fatalità o di un destino crudele, ma di persone sconsiderate alla guida.
La speranza è che, al più presto, vada in porto la legge sull’ omicidio stradale, per una pena equa e certa per il danno provocato e che rappresenti anche un atto di prevenzione. Forse non impedirà ulteriori vittime, ma quantomeno ne ridurrà il numero e servirà da deterrente, rendendo giustizia a chi ha perso la vita per il comportamento sconsiderato di chi, si mette alla guida, pur non essendo in condizione di farlo.

Come primo cittadino di Gricignano, in questo momento di dolore, mi rendo interprete del sentimento di partecipazione della comunità che si stringe attorno alle famiglie così provate, confidando che la risposta delle istituzioni non deluda queste nostre speranzose attese. Ancora una volta, Gricignano, si veste a lutto per una giovane vittima innocente ma non dimenticherà Andrea, ne coltiverà la memoria e l’ esempio positivo per le future generazioni.

L’ amministrazione che ho l’onore di rappresentare, sarà vicina in futuro anche alla giovane consorte e ai figli che cresceranno nel ricordo e nell’ esempio, fulgido, di un grande padre.

Il sindaco Andrea Moretti
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