Ucraina, Putin chiede a Poroshenko di prolungare la tregua

di Redazione

 Kiev. A poche ore dalla scadenza della tregua, l’Ucraina torna al centro degli scambi diplomatici per mantenere la pressione su Mosca e aprire un vero dialogo di pace.

Nell’est del Paese le parti si accusano a vicenda di violare il cessate il fuoco che sarebbe dovuto scadere venerdì e che è poi stato prolungato fino a lunedì.

I vertici militari di Kiev hanno fatto sapere che una postazione governativa è stata attaccata dai miliziani separatisti alle porte di Sloviansk, causando la morte di almeno tre soldati.

A Kiev militari e attivisti si sono radunati davanti al palazzo presidenziale per chiedere a Petro Poroshenko di mettere fine alla tregua nelle regioni dell’est. “La prima cosa da fare per fermare la violenza è imporre la legge marziale in due regioni. – dice un militare – Se non si farà credo che l’operazione anti-terrorismo si allargherà, perché i terroristi hanno sempre più armi e di conseguenza noi abbiamo più vittime”.

Rivolgendosi alle persone radunate nella capitale, il comandante delle forze di autodifesa del Donbass ha fatto appello alla calma: “Non vogliamo soltanto esprimere emozioni, dobbiamo avere pazienza e non dovremo attendere molto. – ha detto Semyon Semenchenko – Gloria all’Ucraina”.

L’Ucraina è al centro di nuovi colloqui telefonici tra Petro Poroshenko, Vladimir Putin, Angela Merkel e François Hollande, mentre si avvicina la fine del cessate il fuoco, cui potrebbero corrispondere sanzioni europee nei confronti di Mosca.

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto al collega ucraino Petro Poroshenko di prolungare il cessate in fuoco nelle regioni orientali del Paese, che scade lunedì prossimo. In un comunicato, il Cremlino spiega che “un appello è stato lanciato a Poroshenko perché estenda il regime del cessate il fuoco per un periodo più lungo”.

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