Milano. 90 perquisizioni in abitazioni, uffici e sedi aziendali di numerose città del territorio nazionale quelle eseguite dalla Dia di Milano nellambito dellinchiesta che lo scorso marzo aveva portato a sette arresti per corruzione nel settore delle forniture sanitarie.
Le ipotesi di reato sono associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla turbativa dasta, alla rivelazione ed utilizzazione di segreti dufficio ed al traffico di influenze nellambito di appalti pubblici. In arresto finirono: Gianstefano Frigerio, già parlamentare ora presidente del centro culturale Tommaso Moroe collaboratore dellufficio politico del Ppe a Bruxelles); Sergio Cattozzo, già segretario regionale Udc della Liguria); Luigi Grillo, già senatore della Repubblica); Primo Greganti, faccendiere; Enrico Maltauro, amministratore delegato della Giuseppe Maltauro Spa di Vicenza); Angelo Paris, direttore generale divisione costruzioni e demolizioni di Expo 2015 Spa; Antonio Giulio Rognoni (nella foto), già amministratore delegato di Infrastrutture Lombarde, attualmente agli arresti domiciliari per altra vicenda giudiziaria.
Risultano indagate, a vario titolo, circa 30 persone e coinvolte, tra le altre, le imprese Giuseppe Maltauro Spa di Vicenza, impegnata in lavori Expo (vie dacqua e realizzazione di alcuni padiglioni presso il sito espositivo); Sogin Spa di Roma (società pubblica incaricata della bonifica e riconversione degli ex siti nucleari italiani di Saluggia, Caorso e Trino Vercellese), Infrastrutture Lombarde Spa (impresa interamente partecipata dalla Regione Lombardia, incaricata della direzione lavori ambito Expo 2015 e coinvolta nella costruzione della cosiddetta Città della Salute di Sesto San Giovanni), Manutencoop Facility Management di Zola Predosa (Bologna); Cefla, società cooperativa di Imola; Ferco Srl di Milano.
Lindagine concerne anche ipotesi corruttive relative a forniture sanitarie a favore, tra le altre, delle aziende ospedaliere di Melegnano e Pavia, per le quali risultano indagati: Patrizia Pedrotti e Paolo Moroni, rispettivamente direttore amministrativo e generale del presidio di Melegnano, e Daniela Troiano, direttore generale dellAzienda ospedaliera di Pavia.
Ruolo centrale in tutte le vicende risulta essere stato quello dellex parlamentare Gianstefano Frigerio, soggetto di riferimento per un organizzato sistema corruttivo nel settore degli appalti pubblici e di condizionamento delle scelte degli Enti operanti nella sanità pubblica.