Scrutatori: sorteggio e autocertificazione. Accolta la proposta della minoranza

di Redazione

 Cesa. “Nel leggere il comunicato dell’amministrazione comunale circa il criterio di scelta degli scrutatori, ci è parso di comprendere che ci sia stata una amnesia”.

Inzia così il comunicato stampa diffuso dal gruppo di opposizione comunale in merito alla riunione della commissione elettorale riuntasi per stabilire i criteri di scelta degli scrutatori da impiegare per la prossima tornata elettorale del 25 maggio.

“La decisione della commissione elettorale – cui fanno parte i consiglieri comunali del Partito Democratico, Enzo Guida ed Antimo Dell’Omo, di nominare gli scrutatori mediante sorteggio e facendo autocertificare il loro status di disoccupati, non è altro che una proposta della minoranza. Infatti il sindaco Liguori era intenzionato ad accogliere la proposta del M5Stelle di dare spazio ai disoccupati ed aveva richiesto al centro dell’impiego l’elenco dei disoccupati. Da questo elenco, già agli atti del comune, si volevano scegliere i componenti del seggio. La minoranza aveva replicato a questa ipotesi presentando una proposta per iscritto, con la quale si chiedeva di scegliere gli scrutatori in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, mediante sorteggio aggiungendo, quale ulteriore requisito che doveva essere posseduto dal soggetto sorteggiato, quello di essere persona disoccupata, anche se non iscritta alle relative liste dell’ufficio dell’impiego, di non avere posizioni Inail aperte e di non avere una partita Iva attiva.

Tali requisiti – si leggeva nella proposta della minoranza – dovranno essere attestati dai soggetti sorteggiati mediante una autocertificazione da produrre all’ufficio elettorale entro un tempo congruo dopo la notifica dell’avvenuta nomina, pena la decadenza dall’ufficio del seggio elettorale sia in caso di non possesso degli indicati requisiti sia nel caso di mancata produzione della dichiarazione”. La commissione elettorale ha deliberato che il sorteggio avverrà includendo anche chi ha superato i 40 anni, limite in precedenza previsto, proprio per favorire la nomina dei disoccupati. La proposta della autocertificazione è nata proprio perché l’idea del sindaco di scegliere tra gli iscritti alle liste dei disoccupati del centro per l’impiego poteva non essere esaustiva per il raggiungimento dello scopo, essendoci disoccupati non iscritti all’ex collocamento che potevano essere tagliati fuori da tale possibilità.

Comprendiamo – scrivono i rappresentanti del Pd – che tra il sindaco Liguori ed i rappresentanti locali del movimento che si rifà a Beppe Grillo vi è una corrispondenza di amorosi sensi, però nei fatti la proposta accolta dalla commissione è della minoranza”.

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