Il governo toglie il segreto di Stato sulle stragi

di Mena Grimaldi

 Roma. “Uno dei punti qualificanti dellanostra azione di governo è proprio quello della trasparenza edella apertura”.

Così il premier Matteo Renzi ha annunciato la direttiva che dispone la declassificazione degli atti relativi ai fatti di Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, stazione di Bologna, rapido 904.

La direttiva, firmata a palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla sicurezza della Repubblica, Marco Minniti, consente il versamento anticipato di carte classificate in possesso di tutte le amministrazioni dello Stato che rappresentano un importante contributo alla memoria storica del Paese.

I documenti verranno versati secondo un criterio cronologico superando l’ostacolo posto dal limite minimo dei 40 anni previsti dalla legge (fatto che vale per tutte le Amministrazioni) prima di poter destinare una unità archivistica all’Archivio Centrale. “In questa direzione va la decisione di oggi – prosegue la nota – che considero un dovere nei confronti dei cittadini e dei familiari delle vittime di episodi che restano una macchia oscura nella nostra memoria comune”, dice Renzi.

“Il percorsoincomincerà immediatamente, dalla pubblicazione delladirettiva in Gazzetta Ufficiale, e richiederà dei mesi perchèsia completato: la mole dei documenti è imponente”, hadetto il sottosegretario Minniti, “e nella stragrande maggioranza si tratta di documenti classificati come riservati”.

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