Terremoto, insulti razzisti ai napoletani: polemica sul web

di Stefania Arpaia

 Napoli. A poche ore dalla scossa di terremoto di magnitudo 4.9 che ha fatto tremare Campania, Lazio e Molise è grande polemica per i commenti razzisti diffusi sui social network contro gli abitanti del sud Italia, in particolare i napoletani.

In una situazione di sconforto e paura come quella che è stata vissuta nel tardo pomeriggio di domenica sera dagli abitanti dell’area del Matese, Napoli e zone limitrofe, invece della solidarietà sono arrivati gli insulti, sulla falsariga di quelli “da stadio”. Tra i tweet, un ragazzo da San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna, scrive: “Mi dispiace per la gente ma un po’ di disgrazie al sud invece che sempre al nord va bene… #terremoto”. E ancora c’è chi scrive: “Il problema dei followers napoletani è che non se trovano mai abbastanza sotto il #terremoto pe’ pote’ esse ‘na notizia”, “Speravamo nel Vesuvio”, “Forza un’altra scossa e creperete tutti”, “Morirete insieme al vostro paese di m….”, “Perchè siete ancora vivi scarafaggi?”.

Molti hanno risposto con lo stesso tono. È forte l’indignazione dei casertani e dei napoletani, da sempre conosciuti come popolo accogliente e generoso, con un amore indiscriminato verso gli altri. C’è chi ha pensato di reagire denunciando gli autori degli insulti con l’identificazione dai profili Facebook e Twitter, magari attraverso una sorta di “class action”.

Intanto, è forte la paura per il ripetersi di un sisma forte, come quello di domenica, avvenuta poco dopo le 18. Ciò mentre si susseguono tantissime scosse di assestamento. Nei cittadini campani rivive il ricordo del terribile terremoto dell’Irpinia di 33 anni fa, di 6,9 gradi della scala Mercalli, in cui persero la vita più di 2mila persone.

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