Biblioteca, Cella vuole chiarezza su disservizi

di Antonio Arduino

 AVERSA. Dopo le dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco ed assessore alla cultura Nicla Virgilio relative alle inefficienze della biblioteca comunale, ma soprattutto al fatto che quella che oggi viene considerata biblioteca comunale “Gaetano Parente” …

… non sarebbe tale perché, in realtà, la struttura che la ospita avrebbe una destinazione d’uso diversa, vale a dire sarebbe un museo, essendo stata sottoposta a vincolo dalla sovrintendente ai beni architettonici culturali Torriero ed essendo priva della certificazione di agibilità rilasciata dai vigili del fuoco, cosicché il taglio del nastro avvenuto il 10 marzo 2007 sarebbe stato solo uno spot elettorale giacché non si inaugurava una biblioteca ma un museo, il presidente della Commissione Comunale Controllo e Trasparenza Salvino Cella, esponente dell’opposizione di centro-sinistra e candidato sindaco alle elezioni della giugno 2012, vuole vederci chiaro. Per questo ha convocato nella giornata di giovedì una seduta della commissione con all’ordine del giorno l’argomento biblioteca.

“Servirà – spiega Cella – a prendere visione degli atti che hanno consentito l’apertura della struttura. Così da comprendere in maniera inequivocabile se fosse stato deciso l’uso dell’edificio quale biblioteca o museo e se corrisponde a realtà quanto affermato dall’assessore e vice sindaco Nicla Virgilio sul mancato completamento dell’impianto di riscaldamento la cui inefficienza ha dato il via alle proteste ufficializzate dagli studenti e alla richiesta dei Giovani Democratici di dimissioni dell’assessore stesso” .

“Conoscendo la realtà dei fatti sarà possibile – continua l’esponente dell’opposizione – attribuire eventuali responsabilità sul mancato completamento della struttura che fu consegnato alla città in maniera ufficiale quale biblioteca completa di tutto”. Ma quello della biblioteca non sarà l’unico argomento all’ordine del giorno della riunione della commissione presieduta da Cella.

Al tappeto sarà anche la questione movida per la quale sarà valutata la validità del suggerimento fornito dallo stesso presidente di chiedere al primo cittadino una ordinanza che imponga l’utilizzo di bicchieri di carta per le bevande distribuite nei locali indipendentemente dall’orario. In questo modo si potrebbe prevenire l’uso improprio di bottiglie utilizzate spesso quali oggetti da “combattimento” come, purtroppo, è accaduto in passato.

Altro argomento all’ordine del giorno della seduta di giovedì sarà il trasferimento dell’archivio municipale da un seminterrato di via Nobel di proprietà privata che costa all’ente locale 40mila euro all’anno in una delle strutture di proprietà comunale lasciate inutilizzate. L’ipotesi era quella di servirsi della scuola materna di via San Lorenzo, conosciuta come plesso San Biagio, appartenente al quinto circolo didattico di via Madre Teresa di Calcutta, abbandonata oltre tre anni fa per mancanza di alunni.

Con una piccola spesa, la struttura potrebbe essere usata quasi immediatamente per ospitare l’archivio, consentendo una grossa economia all’ente che in periodi di crisi, quale è quello che attraversiamo, non ha fondi da sperperare. Questa ipotesi era contenuta in uno degli emendamenti bocciati nella seduta consiliare del 14 novembre ed era supportata dal parere positivo del vicesindaco Nicla Virgilio che ha anche la delega alla pubblica istruzione.

In alternativa, potrebbe essere utilizzato un altro dei locali di proprietà comunale lasciati marcire per inedia come, ad esempio, quelli che ospitavano l’associazione mutilati e invalidi di guerra di via Frattini o quelli di via Michelangelo dati in uso alla Azienda Sanitaria Locale specificamente per ospitare il consultorio materno infantile. Essendo abbandonati da anni, in mancanza di richiesta di restituzione, potrebbero essere acquisiti in proprietà dall’Asl producendo un danno economico all’ente comunale. Eventualità che Cella non intende permettere.

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