Custodivano armi del clan, due arresti

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Nel pomeriggio di lunedì, la squadra mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, per detenzione aggravata di armi clandestine e comuni da sparo, nei confronti di Umberto Maiello, 54 anni, di Casal di Principe, e Salvatore Mazziotti, nato a Napoli, 46 anni, commerciante, detenuto.

I provvedimenti sono giunti al culmine di approfondimenti investigativi effettuati a seguito dell’esecuzione, il 23 ottobre scorso, di un fermo, emesso dalla Procura antimafia di Napoli, per estorsione aggravata dal metodo mafioso, nei confronti dello stesso Maiello, di Antonio Baldascini, 52 anni, di Casal di Principe; Francesco Puoti, 40, e Vincenzo Schiavone, 47 anni, tutti i Casal di Principe.

Mazziotti e la moglie Immacolata D’Angelo, 43 anni, venivano arrestati per detenzione illegali di armi da sparo. Nella loro abitazione sequestrate una pistola semiautomatica calibro 22 con caricatore munito di sei cartucce; una pistola semiautomatica calibro 6 e una pistola a tamburo priva di contrassegni, oltre a 124 cartucce di vario calibro.

Le conseguenti indagini appuravano che le armi erano state affidate in custodia a Mazziotti proprio da Maiello. Pertanto, la Dda di Napoli, a seguito della convalida dell’arresto e dell’emissione di ordinanza cautelare da parte del gip del Tribunale di Napoli Nord che, contestualmente, si dichiarava incompetente per la riconosciuta contestazione dell’aggravante, formulava richiesta di applicazione di analoga misura restrittiva al gip di Napoli, puntualmente accolta, nei confronti di Mazziotti e Maiello, già detenuti rispettivamente a Poggioreale e Santa Maria Capua Vetere.

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