Caldoro: “Sciogliere le Province? Io comincerei dalle Regioni”

di Redazione

Stefano CaldoroNAPOLI. Parole che non ti aspetti da uno che governa una Regione. Eppure, Stefano Caldoro, presidente della giunta campana, da Bologna, afferma con sorpresa: “Abbiamo assistito al dibattito sullo scioglimento delle Province, avremmo dovuto parlare delle scioglimento delle Regioni. Bisogna dirlo con coraggio”.

A tre anni dall’insediamento al governo della popolosa regione italiana, l’esponente del Pdl parla di “inutilità” dell’ente. “Le Regioni così non servono – afferma Caldoro dalla Fiera ‘Smart city exhibition’ – e vanno sciolte. E’ necessaria un’operazione verità. È impossibile andare avanti con l’attuale formula. Oggi questi enti, trasformati in mini Stati, rappresentano un limite allo sviluppo con i limiti posti dal patto di stabilità. Sommano oggi tutte le contraddizioni e i limiti e non sono utili, perché non servono piccoli Stati in uno Stato ai quali si vuole assegnare il solo compito di contrarre la spesa quindi di conseguenza i diritti dei cittadini”.

Secondo Caldoro al suo posto “potrebbe esserci più utilmente un dirigente della ragioneria generale dello Stato dei quali ho, sia ben chiaro, grande rispetto. Le regioni nascono per essere enti di programmazione di aree vaste, non enti di gestione, ma garanti dell’equilibrio territoriali dei diritti dei cittadini e delle imprese”.

Ecco perché, conclude il governatore campano, le regioni “devono tornare ad essere, nuove, più grandi di quello che sono oggi e con bilanci leggeri. Bisogna disegnare ed immaginare con coraggio un nuovo assetto istituzionale”.

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