Vendita immobili comunali: necessità o affare?

di Antonio Arduino

 AVERSA. “Se l’Ambito non funziona Aversa farà da sola”. È quanto aveva dichiarato qualche settimana fa il primo cittadino, nel corso di una intervista, parlando dell’assistenza socio sanitaria fornita dall’Ambito C3 …

… precisando che l’eventuale decisione di fare da soli non era dettata dalla volontà di guidare l’ambito socio sanitario di cui il comune di Aversa è un componente ma dalla necessità di garantire assistenza ai cittadini delle fasce deboli nei modi giusti.

Dalle parole, comunicate probabilmente anche ai rappresentanti degli altri otto comuni ricadenti nell’ambito nel corso di una riunione tenuta a luglio presso l’assessorato regionale, Sagliocco è passato ai fatti. Nella mattinata di ieri ha dato il primo passo verso l’uscita dall’Ambito con una rivoluzionaria decisione di giunta.

Il Comune di Aversa venderà i suoi immobili per garantire l’assistenza ai diversamente abili. Lo avrebbe deciso l’esecutivo comunale nella seduta effettuata nella mattinata di venerdì. Il provvedimento sarebbe stato adottato per evitare la sospensione dei servizi assistenziali forniti dalle cooperative ai diversamente abili residenti nel comune conseguente alla mancanza di fondi sufficienti a coprire l’ultimo quadrimestre dell’anno.

Prevenendo così quanto accaduto alla fine del 2012, quando per la cronica mancanza di fondi che si verifica nell’ultimo periodo dell’anno assistenziale, le cooperative sociali avevano parzialmente sospeso il servizio creando disagio economico all’utenza, costretta –se poteva- a provvedere in proprio.

La somma che potrebbe essere ricavata dalla vendita degli immobili sarebbe di circa 3 milioni di euro che verrebbero utilizzati per garantire il pagamento delle prestazioni fornite dalle cooperative per gli ultimi quattro mesi del 2013, ma questo sarebbe solo il primo passo verso l’uscita dall’ambito socio assistenziale che non brillerebbe quanto a funzionamento.

A questo punto viene logico chiedere quali siano gli immobili che l’Ente intenderebbe vendere e come pensa di affrontare il problema, se si ripresenterà in futuro, una volta esaurito eventuale incasso. Inoltre, considerando che l’operazione dovrebbe servire a recuperare fondi per pagare le cooperative per il lavoro fatto nei mesi finali del 2013, affinché l’assistenza non si blocchi, i tempi sembrano davvero stretti, a meno che non vi siano già i possibili acquirenti.

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