Piazza Crispi: ma la precedente transazione?

di Nicola Rosselli
AVERS A. Populismo e demagogia hanno invaso il perimetro di piazza
Crispi e dell’ex area dell’Actp dove, di fatto, un privato sta realizzando un
immobile per uso abitazioni dopo che il consiglio comunale nella sua interezza
aveva deciso tutt’altro.

Non basta mandare gli atti in procura, così come ha
fatto il sindaco Giuseppe Sagliocco, se quegli atti sono limitati all’ultimo
permesso a costruire e non alla precedente transazione autorizzata dal
consiglio comunale e oggetto di atto pubblico notarile.

E nell’attuazione di
questa transazione che c’è qualcosa che non va. Chiaramente non si tratterà di
episodi con rilevanza penale, ne siamo certi, ma non si sbaglia se si afferma
che in quell’iter disatteso ci sono diverse illegittimità di natura amministrativa.

Al di là dei nuovi alleati (fulminati sulle piste di atletica) dell’idea “del
tutto a posto” con conseguenti peana al sindaco, una domanda sorge spontanea: come si fa a disattendere una transazione varata dal consiglio comunale e
oggetto di rogito notarile senza che si ripassi di nuovo in consiglio comunale?

“Quella transazione non è stata disattesa” risponderanno in molti ed allora una
nuova domanda: “Hanno ragione i consiglieri comunali ex An e Marco Villano
quando affermano che, di conseguenza, se la transazione è ancora valida, la Ctp
o chi per esso deve realizzare il parcheggio coperto?”. Qualcuno dovrebbe pur
rispondere….. e non al giornalista, ma alla città e ai consiglieri comunali che
votarono quella transazione…..

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