Presidenzialismo, Pd si spacca, Pdl applaude. Grillo tuona contro tutti

di Mena Grimaldi

 ROMA. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto lunedì mattina al Quirinale il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello, e quello per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. Solo dopo il capo dello Stato ha ricevuto Angelino Alfano.

Motivo dell’incontro: fare il punto sul percorso da seguire per l’avvio del cosiddetto comitato dei 40. Il premier Letta ha aperto a una modifica della Costituzione sulla forma di governo, venendo incontro a un cavallo di battaglia del Popolo della Libertà, l’elezione diretta del Presidente della Repubblica.

Il suo partito però si è diviso tra favorevoli e contrari. Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, cerca di portare il confronto su altri problemi da risolvere come il “bicameralismo che spesso rallenta l’iter delle leggi” o la legge elettorale che “non è più in grado di assicurare maggioranze stabili”.

Quindi, osserva, nessun tabù sul semipresidenzialismo ma “prima bisogna discutere del fatto che un sistema di questo genere deve essere accompagnato da norme rigorosissime su incompatibilità e conflitto d’interessi”.

Mentre secondo Maurizio Gasparri (Pdl), le “aperture vanno colte in maniera positiva” e spinge per l’elezione diretta a suffragio universale del Capo dello Stato dotato di poteri reali: “E’ la vera svolta democratica del Paese – sostiene – in Italia già è in atto un presidenzialismo di fatto. E’ tempo che ci sia un presidenzialismo di diritto”.

Inevitabile il dissenso di Beppe Grillo che tuona contro Silvio Berlusconi, i democratici e il Presidente della Repubblica.

“Il governo nasce dall’emergenza dei processi di Berlusconi, dell’inchiesta del Monte dei Paschi di Siena, della trattativa Stato-Mafia e sotto la pressione della finanza internazionale – scrive il comico genovese nel suo ultimo post sul blog – Letta, capitan Findus, fa solo il palo e prende ordini. Il presidenzialismo è un’idea di Berlusconi, vuol farsi eleggere presidente-duce d’Italia con l’aiuto delle televisioni che il pdmenoelle gli ha graziosamente lasciato da vent’anni ignorando ogni conflitto di interessi”.

E poi: “Con il semipresidenzialismo, peraltro richiesto nel Piano di Licio Gelli della P2, Berlusconi fa un salto avanti nella sua ingiuriosa scalata al potere che gli darebbe impunità e immunità”.Poi sul banco degli imputati ci finisce anche il Quirinale accusato di non avere i poteri à per definire la durata del governo.

“Napolitano, che sabato ha percorso via del Fori Imperiali a bordo della Flaminia presidenziale scoperta, un’immagine surreale del futuro della Repubblica, ha detto che il governo Letta è un’esperienza a termine, durerà 18 mesi, quando lui sarà alla soglia dei 90 anni”.

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