Movida: guerra sull’interpretazione della decisione del Tar

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Movida normanna: guerra sull’interpretazione della decisione del Tar Campania che, secondo i ricorrenti sospende l’ordinanza del sindaco, mentre per quest’ultimo rimane confermata la chiusura dei locali entro le 2 delle notti di venerdì, sabato e domenica con musica diffusa all’esterno non più sino a mezzanotte, ma anch’essa sino alla chiusura nei limiti di decibel consentiti dalla normativa vigente.

Non a caso, infatti, è lo stesso primo cittadino normanno a rendere pubblica la notizia e lo fa con una certa soddisfazione sottolineando come i giudici amministrativi abbiano sostanzialmente confermato la sua decisione. Lo stesso Sagliocco ricorda che anche nelle sere di questo fine settimana i vigili saranno presenti in strada sino alle 2,30 non solo per i controlli ai locali della movida, ma anche e soprattutto per prevenire risse, come quella che nell’aprile scorso ha portato alla morte di un quattordicenne e al ferimento di altri quattro giovanissimi da parte di un adolescente.

Da parte sua l’avvocato Maurizio Golia in rappresentanza del neonato Condominio del Seggio (interventore nel ricorso presentato dal titolare di Officine del Seggio con successivo intervento di altri 16 commercianti) ha dichiarato: «Riteniamo ci sia poco da interpretare visto che i giudici amministrativi hanno sospeso l’ordinanza per cui non riteniamo debba esserci un orario massimo di chiusura. Questa decisione, però, non significa che ci arrocchiamo dietro di essa in attesa del giudizio di merito che si avrà a dicembre. Noi del Condominio del Seggio intendiamo continuare a incontrarci con le altre parti in campo per cercare di giungere ad un Regolamento comune e condiviso che contemperi le diverse esigenze».

Confesercenti e Ascom cittadine che non avevano fatto ricorso alle vie legali sono intervenute anch’esse. Il presidente aversano dell’Ascom Franco Candia a sottolineare come «in questa vicenda l’ultima cosa da fare è ricorrere alla magistratura. Ritengo necessario far sedere intorno ad un tavolo i soggetti che rappresentano le diverse esigenze per giungere ad una regolamentazione che rappresenti un punto di incontro».

Sulla stessa scia la responsabile locale della Confesercenti Pina Giordano che, dopo aver ricordato la necessità di salvaguardare il fenomeno della movida aversana che sta portando in città centinaia di giovani dai paesi dell’Agro e dell’hinterland settentrionale di Napoli, sottolinea come «non si possano annullare con colpi di spugna sacrifici e investimenti di decine di persone che stanno facendo rivivere il centro storico normanno, trasformato, sebbene in proporzione, in una sorte di Quartiere Latino».

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