Cordolo su Viale Kennedy: Aifvs denuncia i ritardi dell’amministrazione

di Antonio Arduino

 AVERSA. “L’assessore alla viabilità sta per mettere in sicurezza il cordolo di viale Kennedy responsabile di decine di incidenti, alcuni anche mortali, …

… intorno al quale automobilisti poco rispettosi delle norme del codice della strada effettuano una vietatissima e pericolosissima inversione di marcia per imboccare via Numeroso o la poco distante via Pelliccia senza dover fare un giro più lungo”.

Scrivevamo così il 6 dicembre del 2011, riferendo il risultato di una intervista rilasciata dall’allora responsabile del settore che, illustrando il progetto che sarebbe stato realizzato da li a pochi giorni, annunciava la messa in sicurezza del cordolo come il primo degli interventi che sarebbero stati messi in atto per garantire la sicurezza delle strade aversane per concretizzare gli impegni assunti sul tema con la sezione cittadina dell’Associazione familiari delle vittime della strada, presieduta da Biagio Ciaramella.

Un anno e sei mesi più tardi arriva la notizia del prossimo avvio dei lavori. “Le numerose e pressanti segnalazioni inviate dai cittadini delle zone interessate, a causa dei disagi notevoli che i residenti nelle stesse stanno vivendo già da diversi anni hanno indotto l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco – si legge in un comunicato – a porre in essere degli interventi per aumentare il coefficiente di sicurezza stradale su via Kennedy”.

“Infatti, – continua la nota del Comune – da un raffronto dei dati statistici, forniti dal Comando Vigili Urbani di Aversa, sugli incidenti avvenuti sui tratti di strada in argomento nei tre anni 2004-2007, quando il cordolo non era ancora stato costruito, ed i successivi tre anni 2008-2010, dopo la costruzione del cordolo, si rilevano dati molto eloquenti e cioè che mentre nel triennio 2005-2007, non vi sono morti, nel triennio successivo alla costruzione del cordolo i morti causati da incidenti stradali sono addirittura due. Due morti in tre anni su di un tratto stradale inferiore al chilometro, sono da considerare un bilancio a dir poco elevato”.“Partendo da questi dati è nata la necessità di porre in essere interventi migliorativi, già in corso, e che saranno completati nell’arco di pochi giorni”, conclude la nota che viene accolta con riserva dal responsabile dell’Aifvs.

“Considerando l’impegno assicurato quasi due anni fa dall’allora assessore al ramo dell’amministrazione passata – commenta Ciaramella – sarà possibile esprimere soddisfazione solo a lavori conclusi, ma è giusto sottolineare che il dato ufficializzato dalla polizia municipale è relativo al periodo di sindacatura precedente all’attuale e si ferma al 2010, dimenticando gli incidenti avvenuti nel triennio successivo, comprensivo anche del periodo di gestione della nuova amministrazione”.

“Inoltre – continua l’esponente dell’Aifvs – fa male al cuore dover rilevare che si decida di intervenire solo dopo una valutazione dei danni, in parole povere solo dopo avere contato i morti, prodotti da un sistema di sicurezza la cui inefficienza ed i cui danni prodotti sono stati denunciati dalla nostra associazione più e più volte e che è stato oggetto anche di interrogazioni consiliari, andate a vuoto malgrado siano state presentate da elementi dell’attuale maggioranza”.

“A questo punto – conclude Ciaramella – c’è solo da augurarsi che la comunicazione fornita dai media non resti sulla carta, così come fatto quasi due anni fa dall’allora assessore, ma si trasformi in realtà davvero in tempi brevi. Perché la nostra associazione non ha bisogno di nuovi soci che sono la conseguenza di nuove vittime della strada”.

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