Letta: “Non sarà il decreto dei miracoli”

di Redazione

 VARSAVIA. Quello in programma nel consiglio dei ministri di venerdì “non sarà un decreto dei miracoli” ma racchiuderà “alcune scelte che ci consentono di avere 100 giorni di tempo per fare le riforme”.

Lo ha annunciato, da Varsavia, il premier Enrico Letta, incontrando il suo logo polacco Donald Tusk. Tra i provvedimenti previsti l’eliminazione dello stipendio dei ministri che sono anche deputati. Mentre, per ciò che riguarda le riforme da attuare, Letta parla di iniziative a favore delle imprese, delle famiglie, della lotta alla disoccupazione giovanile.

“Parleremo con tutti – dice il capo del governo – e cercheremo di dare risposte a tutti, sulle imprese, sui terreni agricoli, sulla riforma degli strumenti di cassa integrazione. Speriamo di poter dare molte risposte. Ma non miracoli”. Letta ha poi sottolineato che “l’Italia mantiene la disciplina di bilancio, non vuole fare debiti e vuole che l’Europa rispetti i vincoli di disciplina”.

In chiave europea, il premier italiano ha detto di aver fortemente condiviso le parole del presidente francese Hollande a Bruxelles: “Non c’è nessuna volontà da parte dell’Italia di creare assi contro la Germania. C’è la volontà insieme di fare le scelte giuste”.

Intanto, Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, ha lanciato un aut aut al governo, durante la trasmissione Porta a Porta: “Entro agosto – ha detto l’ex ministro – bisogna fare la riforma complessiva della tassazione degli immobili, compresi i capannoni, altrimenti cadrà il governo Letta”.

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