Cancellieri: “Carceri italiane indegne di un paese civile”

di Mena Grimaldi

 PALERMO. “Le nostre carceri non sono degne di un paese civile”. Lo afferma il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, dall’aula bunker dell’Ucciardone dove si sta celebrando la commemorazione per l’anniversario della strage di Capaci.

“E’ necessario – puntualizza Cancellieri – che in carcere si paghino gli errori commessi, ma anche che se ne esca migliori”.

Per il ministro, resta il problema delle carceri vecchie: “Vanno sostituite, per garantire a ciascun detenuto una possibilità decente di alloggio, di sanità e di spazi per poter lavorare. E’ un’impresa titanica, ma ce la metteremo tutta per riuscirci”.

La problematica delle carceri italiani è un’emergenza che va avanti da tempo, tanto da ricevere, nel gennaio scorso, anche la condanna da parte della Corte europea dei diritti umani. Il ministro, nel suo intervento, ha parlato anche di mafie.

“Le mafie ormai non tengono certo i loro soldi dentro ai materassi, nè investono più solo in Italia, ma in tutto il resto del mondo. Doveteaver fiducia, perchè si è fatto molto ma si farà’ tutto quel che si deve fare per combattere la mafia”.

“La battaglia è ancora molto lunga – aggiunge il ministro – . Il fronte importante per il futuro, come diceva Falcone, è la ricerca del denaro e ora c’è il web, che voi conoscete bene: dobbiamo penetrare il quel mondo perché ormai il denaro viene investito dappertutto”. Fondamentale, dunque, la confisca dei beni alle organizzazioni criminali.

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