Nuova Sars, prima vittima in Europa

di Mena Grimaldi

 PARIGI. E’ un paziente francese la prima vittima della nuova Sars in Europa. A comunicare la morte del paziente è stato lo stesso distretto generale della Sanità. Il paziente era stato ricoverato lo scorso 23 aprile dopo un viaggio a Dubai.

In Arabia Saudita si sono concentrati gli sforzi dell’Oms per capire l’origine del virus, con due squadre di esperti inviate sul posto.

Il conto nel paese, ha specificato il ministro, potrebbe presto salire, dopo la morte di un turista straniero in un ospedale della capitale con sintomi polmonari che fanno pensare a un contagio dal virus, “parente” della Sars ma più simile a un ceppo trovato nei pipistrelli.

Lunedì il virus simile alla Sars (la forma atipica di polmonite) che sta colpendo in particolare il Medio Oriente aveva fatto un’altra vittima in Arabia Saudita. A comunicarlo il ministero della Salute all’Oms. Il virus ha ucciso una donna anziana, che risulta essere la diciottesima vittima, mentre in totale i morti sono 23.

Così come ha spiegato al Corriere della Sera Massimo Galli, professore di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Milano e direttore della Terza Divisione di Malattie Infettive all’ospedale Luigi Sacco, “La nuova Sars ha un tasso di mortalità importante – chiarisce il professor Galli – perché muore il 50% dei malati. Nella Sars del 2003 il tasso di mortalità era grave, ma molto più basso, intorno al 10%. Altra differenza è la contagiosità: dieci anni fa in pochi mesi si contavano 8.100 contagiati, con il nuovo coronavirus i casi più o meno nello stesso tempo sono appena 44. Infine in questi ultimi casi il virus compare in persone debilitate, che hanno già una malattia, mentre la Sars colpiva anche persone sane”.

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