10 milioni di euro per l’Andolfato: diventerà Cie

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Ormai è certo: l’ex caserma “Ezio Andolfato” di Santa Maria Capua Vetere sarà convertita in Cie – Centro di identificazione ed espulsione per immigrati.

Come anticipato dalla giornalista Raffaella Cosentino di “Redazione Sociale”, per essere poi ripreso dal quotidiano on line “nelpaese.it”, in Campania e Basilicata (bene confiscato di Palazzo San Gervasio) saranno presto attivi due nuovi centri di identificazione ed espulsioni.

La decisione governativa ha trovato la necessaria copertura finanziaria con uno stanziamento di circa 13 milioni di euro per adeguare le strutture in oggetto. Già nel marzo 2011 Santa Maria Capua Vetere era stata sede, a fronte dell’emergenza umanitaria libica, di un Ciet.

Esperienza caratterizzata da un incendio appiccato durante una rivolta, le cui cause non sono state mai accertate, e da un’inchiesta di una commissione parlamentare che aveva riscontrato le condizioni inumane in cui versavano gli ospiti della tendopoli.

La decisione istituzionale di ampliare il numero dei centri di espulsioni in Italia (da 13 a 15) appare in controtendenza con le indicazioni fornite dal presidente della Camera, Laura Boldrini, in tema di accoglienza degli immigrati, nonché dalle istituzioni locali che si sono dimostrati fortemente critiche nei riguardi della presenza sul territorio di strutture limitative della libertà. Il semi-stallo decisionale in cui la politica italiana versa non ha favorito il vaglio di proposte alternative probabilmente più efficaci, difficilmente così espansive in questa delicata fase economica.

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