Il professor Farinaro: la “scienza” della cucina

di Nicola Rosselli

Eduardo FarinaroAVERSA. Chi non sapeva del suo profondo amore per la cucina ha stentato a credere che fosse proprio lui quel cuoco “dilettante” che stava preparando un piatto tutto da gustare (paccheri al ragù di scorfano con crema di friarielli) in tv, alla trasmissione di Sky dedicata alla cucina “Questo l’ho fatto io”.

Il professor Eduardo Farinaro, origini e residenza ad Aversa, 68 anni il 21 settembre prossimo, in città non ama apparire, tanto che non tutti i suoi concittadini sanno che è conosciuto nella comunità scientifica internazionale del mondo medico per le sue particolari competenze relative alle ricerche da lui effettuate in settori chiave della nostra salute come il diabete, la ipertensione, la dieta mediterranea.

“Mangiar bene per star bene: lo stile di vita del Mediterraneo” è il suo slogan. Farinaro, stabilmente presente nella città normanna, anche se sempre in giro per il mondo per congressi scientifici, dopo anni di permanenza negli Stati Uniti, con al proprio attivo oltre 300 pubblicazioni in diverse lingue su riviste specializzate sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, ricopre attualmente il ruolo di professore ordinario del Dipartimento di scienze mediche preventive della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “Federico II” di Napoli, nonché docente di Cardiologia preventiva presso il “Department of Social and Preventive Medicine” dell’University di New York at Buffalo, negli Usa oltre ad essere il presidente della International Task Force for the Prevention of Cardiometabolic Disease.

Un vero e proprio scienziato tanto da essere stato preso anche in seria considerazione ed essere stato in lizza per l’attribuzione della presidenza dell’Istituto Superiore di Sanità. Ma tra gli amici, e non solo, il “cervello” aversano, oltre ad essere noto per le sue indiscusse e indubbie competenze medico – scientifiche, è conosciuto per le sue doti in cucina.

“Ho fatto di necessità virtù –ha dichiarato- quando negli anni Settanta sono stato per diverso tempo da solo negli Usa ho iniziato a cucinare ed ho raccolto un discreto successo tra amici e colleghi che volevano sempre essere miei ospiti. Del resto sono quasi figlio d’arte, anche mio padre (avvocato, ndr) si dilettava e mia madre era insuperabile. Poi, una volta ritornato in Italia, mi sono affinato, partecipando anche a qualche corso”.

A beneficiare dei suoi manicaretti la moglie, Mariarosaria, napoletana, insegnante di lettere in pensione e i tre figli sparsi per il mondo: il primogenito Pasquale (per gli amici Pippo) notaio a Bergamo; il secondo, Lorenzo, vive a Punta Campanella, sulla costiera sorrentina, dove gestisce un’azienda di prodotti tipici campani, in particolare limoncello; la terza, economista, lavora negli Usa da circa sei anni come economista dipendente della Interamerica Development Bank diWashington, attualmente a New York per un master in PublicAdministration presso la Cornell Univerity.”Nessuno di loro, come avrà notato, ha scelto di fare il medico” ha dichiarato.

Insomma, il Nostro, così come per la medicina, anche in cucina vuole tendere al meglio ed eccolo sul set di Sky intento ai fornelli per la preparazione di una sua particolare ricetta, i paccheri al ragù di scorfano con crema di friarielli, che, coniugando pasta, verdure e pesce, valorizza gli elementi della dieta mediterranea. Un piatto nato dalla sua doppia competenza di medico e di cuoco.

Lo chef che lo ha giudicato non ha potuto non attribuirgli il massimo dei voti possibili – dieci -, rilasciandogli l’ennesimo (anche se ambito più di altri, scherza lui) diploma e complimentandosi, una volta tanto, non per le conoscenza scientifiche, ma per le competenze culinarie mostrate nella preparazione della ricetta.

“Io e mia moglie, con la quale condivido questa passione, – conclude il docente aversano – riusciamo ad organizzare convivi anche con 40/50 ospiti, ma il numero ottimale per una migliore riuscita dei piatti è di una quindicina di commensali”. Una cucina per pochi fortunati.

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