Libia, scontri vicino a impianto Eni: sospeso gas verso l’Italia

di Redazione

 TRIPOLI. Il governo libico conferma che in seguito agli scontri a fuoco di sabato tra forze locali nell’area dell’impianto di produzione di gas della Mellitah Oil & Gas, l’Eni ha sospeso per motivi di sicurezza la produzione e l’esportazione di gas verso l’impianto siciliano di Gela.

Messe in sicurezza le installazioni e i lavoratori. Gli scontrisono scoppiati dopo l’aggravarsi di tensioni tra ex combattenti locali e le guardie di Mellitah, sulla costa di Tripoli, ha precisato una fonte della sicurezza. Intanto, sono in corso riunioni tra la Noc (National oil corporation), l’ufficio del primo ministro libico e il ministero della Difesa per cercare di risolvere la situazione.

Sabato l’Eni aveva annunciato lo stop della produzionee dei flussi di gas dall’impianto di Mellitah verso Gela attraverso il gasdotto Green Stream e che il ministero dello Sviluppo economico ne è stato immediatamente avvertito. Inoltre, ha fatto sapere l’Eni, “sono state attivate tutte le misure di sicurezza necessarie a proteggere il personale in loco, oltre che gli impianti interessati. Tutto il personale è al sicuro”.

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