Grillo attacca Boldrini e Grasso: “Scelta antidemocratica voluta da Bersani”

di Redazione

 ROMA. Duro attacco di Beppe Grillo ai presidenti delle Camere. In un post sul suo blog, il leader 5 Stelle dice che Laura Boldrini e Piero Grasso sono “la più moderna manifestazione della partitocrazia”.

Grillo sostiene che i due presidenti non sono stati “democraticamente scelti” con votazioni nei loro gruppi, ma nominati da Bersani.

“Laura Boldrini e Piero Grasso – si legge nel post non firmato e dunque attribuibile a Grillo – sono celebrati dai giornaloni e dai partiti come le effigi del cambiamento, il segno del rinnovamento, l’espressione della società civile (dando così implicitamente per scontato la società civile non sia mai stata rappresentata). In realtà sono la più moderna manifestazione della partitocrazia. Foglie di fico: brave persone accuratamente selezionate per coprire personaggi che sanno benissimo di essere impresentabili, ma che in questo modo continuano a sopravvivere. Né la Boldrini, né Grasso hanno partecipato alle Buffonarie del pdmenoelle, ma sono stati nominati e inseriti nelle liste direttamente dai rispettivi capi Vendola e Bersani. Né la Boldrini né Grasso sono stati democraticamente scelti per il loro attuale ruolo istituzionale attraverso votazione del gruppo parlamentare di appartenenza, come avvenuto per i candidati presidenti del M5S, ma ri-nominati da Bersani. Nella democrazia bersaniana non servono votazioni, basta nominare le “persone giuste” e farle ratificare dall’assemblea per acclamazione. Porcellum style. L’assemblea ha accolto la proposta con degli applausi all’annuncio dei nomì. Togliattiane reminiscenze”.

“Da mesi orde di trolls, di fake, di multinick scrivono con regolarità dai due ai tremila commenti al giorno sul blog. Qualcuno evidentemente li paga per spammare dalla mattina alla sera” si legge sul blog di Beppe Grillo, dal titolo “Schizzi di merda digitali”, accusando tg e talk di fare “lerci e studiati ‘copia e incolla'”.

“Questi schizzi di merda digitali – prosegue il post non firmato e dunque riconducibile al leader di M5S – si possono suddividere in alcune grandi categorie. Quella degli ‘appellanti’ per la governabilità per il bene del Paese, del ‘votaBersani, votaBersani’, o del ‘votaGrasso, votaGrasso’ (l’unico procuratore antimafia estimatore di Berlusconi). Quella dei ‘divisori’, venuti per separare ciò che per loro è oscenamente unito, che chiedono a Grillo di mollare Casaleggio, al M5S di mollare Grillo e a tutti gli elettori del M5S di mollare il M5S per passare al sol dell’avvenire delle notti polari del pdmenoelle”.

“Quindi – prosegue l’ex comico – arrivano, di solito nel tardo pomeriggio, i cosiddetti ‘ex’, ‘Grillo ti ho votato ma dopo che sei passato con il rosso con sprezzo delle istituzioni non ti voto piu’, oppure ‘Beppe, ti ho seguito dal primo Vday, ma il tuo autista, si legge in giro, è un narcotrafficante. Addio al mio votò. Gli ‘ex’ si presentano anche con tutta la famiglia e persino con gli amici ‘Grillo, siamo un un gruppo di tuoi estimatori, io, mia moglie, le nostre due figlie e i loro fidanzati. Non ci rispecchiamo più nel tuo comportamento antidemocratico. Il voto la prossima volta lo daremo al pdmenoelle che è più seriò. Non mancano gli ‘accusatorì che si attaccano alle fortune che io e Casaleggio staremmo accumulando alle spalle del M5S ‘Chi prende i soldi del gruppo di comunicazione? Eh? Chi li prende? Trasparenza! Chiediamo trasparenza. Siete peggio di Berlusconi. E pensare che avevo convinto mio padre a darvi il voto, mai piu. ‘Lo fate per gli ads e per gli ebook, a voi non ve ne frega un cazzo della democrazià. Ci sono poi i ‘critici di giornatà che arrivano in massa come le locuste. Qualunque cosa tu abbia appena detto o fatto viene ferocemente attaccata, spesso con lunghe e articolate argomentazioni di 2.000 caratteri. Da questa brodaglia i telegiornali e i talk show colgono fior da fiore, con lerci e studiati ‘copia e incollà per spiegare che Grillo è un eversivo, che il MoVimento 5 Stelle è spaccato. Di solito partono così ‘Il MoVimento 5 Stelle si divide sulla linea Grillo, ecco i commenti dal blog’. Dato che nel blog chiunque può commentare questo non vuol dire nulla. Prima vomitano i commenti sul blog e poi li rivomitano nelle televisioni”.

“Mi stupisce che Beppe Grillo possa dire queste cose: le sue sono considerazioni fuori luogo”, ha replicato la presidente della Camera. “La mia storia parla per me, – ha proseguito – non sono mai stata iscritta a nessun partito”.

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