Domenica delle Palme: Papa Francesco acclamato a San Pietro

di Redazione

 ROMA. Per celebrare la messa della Domenica delle Palme, che dà inizio ai riti della settimana santa, il Papa è arrivato in piazza San Pietro a bordo di una jeep scoperta, indossando il mantello rosso sulla tonaca bianca, preceduto dalla processione dei concelebranti, mentre la folla sventolava ramoscelli d’ulivo.

Gli organizzatori hanno stimato in circa 250mila le persone presenti: lo ha riferito il vicedirettore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini.

“Non siate mai uomini, donne tristi. – ha detto Papa Francesco celebrando la messa – Un cristiano non può mai esserlo. Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento. La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dall’aver incontrato una Persona: Gesù, che è in mezzo a noi, nasce dal sapere che con lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti”.

“Quante ferite il male infligge all’umanità: guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, di potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita e contro il creato” ha detto il Papa, ricordando anche i “peccati personali”. Ma, ha aggiunto, “noi tutti possiamo vincere il male che c’è in noi e nel mondo: con Cristo, con il Bene”. “E per favore non lasciatevi rubare la speranza, quella che ci dà Gesù” ha detto, parlando a braccio. Poco prima, sempre a braccio, ha detto che il “diavolo è pronto a inserirsi nei momenti di scoraggiamento”.

“Dio non sceglie il più forte, il più valoroso, sceglie l’ultimo, il più giovane, colui che nessuno aveva considerato” ha continuato Bergoglio, introducendo la parola “croce” a proposito dell’entrata di Gesù a Gerusalemme. “Nella croce splende il suo essere Re secondo Dio: il suo trono regale è il regno della croce. “Ciò che conta non è la potenza terrena”.

Il Papa ha ricordato la “sete di denaro” dell’uomo, sete inutile: “E poi nessuno lo può portare con sé, il denaro lo deve lasciare – ha detto – La mia nonna ci diceva ‘bambini, il sudario non ha tasche'”. “Per Gesù, ha detto il Papa – ciò che conta non è la potenza terrena. Anche davanti a Pilato, Gesù è il Re che prende su di sé il male, la sporcizia, il peccato del mondo, anche il nostro peccato, e lo lava, lo lava con il suo sangue, con la misericordia dell’amore di Dio”.

“Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janeiro. – ha detto il Papa – Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile. Preparatevi bene, soprattutto spiritualmente nelle vostre comunità, perché quell’incontro sia un segno di fede per il mondo intero”.

A Rio si svolgerà la Giornata mondiale della gioventù. “La Gmg sia un segno per il mondo intero, i giovani devono dire al mondo – ha detto – che è bello portare Gesù al mondo, alle periferie, a tutti gli uomini. Voi avete una parte importante nella festa della fede. Voi ci portate la gioia della fede e ci dite che dobbiamo vivere la fede con un cuore giovane, sempre, anche a settanta, ottant’anni. Con Cristo il cuore non invecchia mai”.

Il Papa ha concluso pregando la Madonna: “Da lei, l’amore con cui dobbiamo guardare la croce, l’entusiasmo del cuore giovane con cui dobbiamo seguire Cristo in questa Settimana Santa e in tutta la nostra vita”.

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