Il vescovo Spinillo ospite al Pime

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. “I fratelli e sorelle diversamente abili, con il loro sorriso alleviano le molteplici sofferenze fisiche, ma anche psicologiche di chi li circonda”.

Ad affermarlo è stato Padre Pasquale Simone, rettore della casa Pontificia delle Missioni Esteri, di Trentola Ducenda, accogliendo domenica scorsa 6 gennaio Epifania, centinaia di volontari e diversamente abili, che fanno capo alla sezione Federico Pepe , di Aversa dell’Unione Amici Lourdes e Santuari Italiani. Diversamente abili, religiose e religiosi, volontari soprattutto giovani, che volentieri rinunciano ad ogni meritato riposo, dopo intense giornate di studio o lavoro, oppure dedicando periodo di riposo estivo, tutti a cimentarsi in una esaltante giornata della fraternità al servizio della solidarietà. Dopo la celebrazione della Santa Messa.

Momenti di condivisione con canti, balli, recitazioni e agape fraterna, con la partecipazione del vescovo di Aversa Angelo Spinillo, che sin dal suo insediamento, stà comunicando con l’esempio la Parola del Vangelo, autentico pellegrino della solidarietà, in un territorio di per se, già martoriato dalle molteplici difficoltà che lo sovrastano, Mons. Spinillo ha detto: “La chiesa è vivere nell’intimo unione con Dio e dell’unità di tutto il genero umano, la comunione tra gli uomini si radica nella comunione con Dio, in particolare con i fratelli che soffrono e di tante persone che con cuore generoso se ne prendono cura , alleviandone le molteplici sofferenze fisiche e psicologiche,ricevendone in dono il sorriso, una riconoscenza bellissima, dal fratello che con le sue sofferenze, porte le stimmate del Signore. La parola della Croce, è la risposta definitiva ad ogni interrogativo umano sulla sofferenza, e ci aiuta a farci strade nel buoi fitto delle contraddizioni”.

Sulla stessa lunghezza d’onda, uno dei volontari Enzo Di Sarno: “Ama il prossimo tuo come te stesso, non è vanto per il cristiano, ma una necessità, il fratello bisognoso, di una parola di conforto, di una carezza, della nostra opera, per il cristiano è un tesoro che ci appartiene, stargli vicino vivifica e illumina la nostra vita ‘Suor Giovanna’, della congregazione di Santa Caterina, con casa religiosa in Aversa ‘Non c’è fraternità più piena di quella della Croce, l’incontro con i nostri fratelli sofferenti ci cambia la vita, nella famiglia, nel lavoro, nell’impegno sociale, condividere con loro e con quanti ci circondano, dal sorriso al pianto, è ciò che la parla del Vangelo ci trasmette. Nessun cristiano è delegato , ma tutti responsabili a pieno titolo”.

Una giornata, dunque fatta di doni, canti, sorrisi, nel giorno della contemplazione dell’Epifania, sul cammino dei Magi che seguendo la guida della stella per arrivare al tenero Bambino, Dio eterno, così l’uomo attraverso le sofferenze umane del prossimo ma anche il sorriso di questi nostri fratelli, che trasmettono a chi li incontra l’elevata e fresca carica morale.

di Franco Musto

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