Sub morto: nella sua videocamera le immagini dell’annegamento

di Stefania Arpaia

 RAGUSA. E’ stato ritrovato lunedì mattina nel tratto di scogli fra la via Milano e la spiaggetta di Costa di Carro, a Sampieri, il corpo di Bruno Bufardeci, il sub ragusano scomparso in mare il 25 dicembre.

Alcuni escursionisti a cavallo hanno visto il cadavere dell’uomo in mare, ancora con la muta e hanno immediatamente avvertito le forze dell’ordine.

Il cadavere dell’uomo, 52 anni, era in avanzato stato di decomposizione ed è morto probabilmente per asfissia. L’ipotesi più accreditata dai soccorritori è quella che il corpo sia rimasto incastrato per giorni sotto uno scoglio, riemerso solo nelle ultime ore, grazie al cambiamento delle correnti.

Forestale e appassionato subacqueo, era annegato nel mare di Punta Secca dalla mattina di Natale, quando si trovava per una battuta di pesca al largo della costa camarinense, ad un miglio dalla riva, all’altezza di un relitto di un mercantile al quale era giunto con il suo gommone.

I soccorsi, scattati immediatamente, hanno permesso di rinvenire il suo fucile subacqueo al quale era fissata una piccola telecamera. Le immagini hanno rivelato quelli che sono apparsi sin da subito i suoi ultimi istanti di vita. Bufardeci, presumibilmente rimasto senza aria, ha lasciato scivolare l’arma usata per pescare in fondo al mare, mentre il corpo senza vita ha fatto perdere le proprie tracce, fino a lunedì mattina.

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