La sorpresa che non ti aspetti: la Lazio stupisce

di Antonio Taglialatela

 In quanti avrebbero scommesso su una Lazio seconda in classifica al giro di boa del Campionato? Pochi, o forse nessuno.

Nel mese di agosto i capitolini non partivano come una delle prime della classe, ma giornata dopo giornata sono riusciti a farsi valere. Merito del nuovo allenatore Vladimir Petkovic, che, dopo l’era Reja, ha saputo ripescare dal baratro una squadra col morale sotto i piedi. Allenatore sconosciuto, giudicato prima ancora che cominciasse il suo lavoro, il bosniaco è stato bravo nel tenere a bada le voci maligne, dimostrando sul campo quanto di buono aveva promesso.

Malgrado un precampionato non floridissimo, Petkovic ha continuato a lavorare secondo le sue esperienza e la sua concezione calcistica. Esperienze che gli hanno insegnato a non mollare mai. Singolare fu l’episodio legato a quando sedeva sulla panchina del Sion, nel maggio 2012: in quell’occasione riuscii a raggiungere la salvezza con la squadra svizzera vincendo i playout dopo i 36 punti di penalizzazione per illeciti commessi in Europa League. Ma passiamo al suo gioco.

Allenatore della Lazio dal giugno 2012, “Il Dottore” ha voluto subito trasmettere alla squadra le sue idee: gioco offensivo e moduli quali 4-3-3, 3-4-3 e il 4-1-4-1, quest’ultimo usato più volte per rendere Klose unica punta facilitando anche l’azione dei due esterni di centrocampo in fase offensiva. Nelle ultime uscite Petkovic ha anche usato la difesa a 3, vestendo l’albanese Cana di un abito da tipico difensore centrale.

Al mister si deve anche il merito di aver dato nuovi stimoli ai giovani, due su tutti: Onazi e Cavanda. Il primo trova spesso spazio in Europa League (dove i biancocelesti hanno superato la fase a girone con la prima posizione), il secondo, invece, ha saputo sempre più ritagliarsi uno spazio da terzino destro nello scacchiere di Petko. L’allenatore, inoltre, ha saputo costruire una bella armata intorno al sempreverde Miroslav Klose (34 anni solo sulla carta d’identità).

Allo stato attuale con Juve che perde sempre più terreno ed una Lazio che ci crede sempre di più, portandosi addirittura a -3 dai Campioni d’Italia. Questa Lazio è una bella sorpresa, ma quanto durerà? Chi vivrà, vedrà…

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