Berlusconi attacca Monti: “Ruota di scorta del Pd”

di Mena Grimaldi

 MILANO. “C’è stata una congiura. Se vinco, farò subito una commissione per esaminare quei fatti”. L’ultimo attacco di Silvio Berlusconi a Mario Monti arriva dalla stazione centrale di Milano dove il Cavaliere arriva in treno da Roma.

I cronisti sono lì ad aspettarlo sui binari. Venerdì c’è stato l’annuncio della candidatura di Monti a premier e il Cavaliere non si sottrae. Parla di “vulnus grave della democrazia” e rilancia la “congiura” che lo avrebbe costretto alle dimissioni da Palazzo Chigi.

“C’era solo un aumento temporaneo di due punti del costo dei nostri interessi nei confronti degli investitori” e questo non era causato “da un governo”, ha spiegato, tant’è che con il governo Monti “non sono diminuiti ma c’è stato uno 0,31% in più”. “C’è stata una manovra finanziaria, politica”, dice Berlusconi.

E non manca neppure Fini “Per quali motivi ha lasciato un partito di cui era cofondatore, numero due, mio successore per dare vita a un piccolo gruppo parlamentare raccoglie l’1%?”. Su quel periodo si deve scavare – spiega Berlusconi – per sapere quali sono state le motivazioni. E la stessa cosa vale per quello che è successo nei giornali, sulla stampa; il governo tecnico che era già pronto”.

La conclusione è che “c’e stato veramente un vulnus grave della democrazia rivolto non tanto verso di noi, ma verso gli italiani”. Berlusconi accusa il Monti di aver “contraddetto le garanzie che mi aveva dato”, correndo come capo della coalizione di centro diventa “ruota di scorta della sinistra”.

“Il premier aveva garantito che non avrebbe approfittato della pubblicità dello stare sul pulpito di questo governo tecnico per poi presentarsi come protagonista politico. E lo ha fatto con una caduta di credibilità rilevante. Essendo senatore a vita e senza iscriversi alle liste elettorali ma assumendo il ruolo di leader dei partitini di centro. E con un programma scritto dal giuslavorista del Pd Ichino, che ora ha lasciato i democrats: un programma in quasi totale sintonia con quello del partito democratico”.

“Monti – conclude – ha manifestato così l’intenzione di fare la ruota di scora al Pd e di continuare quella politica di austerità che ha portato l’Italia in queste condizioni e che purtroppo , secondo la loro sensibilità, dovrebbe essere continuata”.

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