Pericoloso incidente per Sgarbi: operato alla spalla. L’autista è in coma

di Emma Zampella

Vittorio SgarbiFROSINONE. Un brutto incidente per Vittorio Sgarbi: lui sta bene, meno il suo autista, Antonio La Grassa,in coma farmacologico per una grave emorragia.

L’incidente è avvenuto al chilometro 6,24 dell’autostrada A1, nei pressi dello svincolo di Frosinone: Sgarbi stava viaggiando, a bordo della sua lussuosa Mercedes, in direzione sud, quando per cause ancora al vaglio degli agenti della sottosezione A1 della Polizia Stradale di Frosinone, dopo aver perduto il controllo, hanno sfondato la barriera di protezione e sono finiti nel parcheggio di un’abitazione in via Le Rase, alla periferia di Frosinone.

Sgarbi racconta così quegli istanti: “Il mio autista molto abilmente è riuscito a evitare lo pneumatico ma non è riuscito a controllare la macchina per rimetterla in carreggiata. Mi sono accorto che, scivolando sull’asfalto bagnato, stavamo andando oltre il guard rail. E infatti l’abbiamo abbattuto. Siamo precipitati in una specie di voragine che io non ho però individuato perché avevo perso gli occhiali. Siamo finiti in un luogo che non ho riconosciuto subito… una strada, che è una strada provinciale evidentemente. Da quello che mi dicono siamo andati a finire contro una palazzina. In quel momento ho pensato che senza occhiali, senza telefono e senza scarpe sarei rimasto lì due giorni. Dopo pochi minuti invece il destino ha voluto che arrivasse una macchina che ci ha soccorso. È arrivata subito l’ambulanza, sono stati efficientissimi”.

La paura e lo spavento è stato forte. “Siamo precipitati in una specie di voragine che io non ho però individuato perché avevo perso gli occhiali. Siamo finiti in un luogo che non ho riconosciuto subito… una strada, che è una strada provinciale evidentemente. Da quello che mi dicono siamo andati a finire contro una palazzina. In quel momento ho pensato che senza occhiali, senza telefono e senza scarpe sarei rimasto lì due giorni. Dopo pochi minuti invece il destino ha voluto che arrivasse una macchina che ci ha soccorso. È arrivata subito l’ambulanza, sono stati efficientissimi”, ha commentato ancora Sgarbi ad Affariitaliani.

Poi ha rassicurato circa le sue condizioni: “A parte il braccio sto bene. Sono riuscito a uscire dall’automobile senza avere segni visibili, tranne il moltissimo sangue che mi è uscito dal braccio. Il mio danno è circoscritto e si limita al braccio sinistro. All’ospedale di Frosinonesono rimasto per qualche ora dove sono stato operato a un braccio che è ingessato e deve essere operato di nuovo per mettere una placca di platino. Per quanto riguarda La Grassa (il suo autista, ndr) ho tentato di sollevarlo per impedire che si soffocasse con il suo sangue perché gli usciva dalla bocca. Per un po’ ci sono riuscito, poi i vigili del fuoco lo hanno estratto e portato in ospedale a Frosinone dove non avevano però i mezzi adatti per intervenire e dunque l’hanno trasferito all’Umberto I di Roma”.

E ringrazia chi l’ha aiutato:“Senza quella macchina che ci ha visti la situazione sarebbe stata veramente difficile. Io non vedevo niente, la strada era una stradella provinciale o comunale che non dava certo segno di essere molto frequentata. Io non avrei saputo come comunicare che eravamo lì perché il telefono mi si è rotto. La cosa più triste era essere scalzo su questa superficie bagnata che a me sembrava addirittura neve, o nevischio”. Le condizioni del suo autista restano ancora stabili.

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