ROMA. La riforma della legge elettorale è un impegno inderogabile, basta rinvii.
In un colloquio con l’Unità di ritorno dal suo soggiorno a Stromboli, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si dice “inquieto nel non vedere ancora vicine ad un approdo le discussioni su una nuova legge elettorale”, in un dibattito che procede fra alti e bassi.
“Nel partire registro con piacere – osserva poi il presidente della Repubblica – che c’è stata una schiarita nei rapporti tra il governo e le forze politiche che lo sostengono. Anche nel senso – aggiunge il capo dello Stato – che si è gettato uno sguardo su progetti significativi per i prossimi mesi, quelli di un autunno che già si preannuncia impegnativo”.
Rientrato a Roma dal suo soggiorno estivo a Stromboli, che è durato, spiega il presidente, “poco più di otto giorni, più o meno come lo scorso anno”, Napolitano spiega che cercherà “di seguire più da vicino l’evolversi sia della tematica europea e della politica finanziaria ed economica, sia per l’appunto il processo che dovrebbe portare all’attuazione dell’impegno ormai inderogabile di non tornare alle urne con la legge elettorale del 2005”.