CASTEL VOLTURNO. E stata una mattinata allinsegna della promozione della raccolta differenziata, del recupero del lungofiume di Castel Volturno e soprattutto dellintegrazione quella messa in cantiere dal partito di Sel della cittadina rivierasca, diretto da Ciro Scocca.
Legambiente di Casapesenna, rappresentata da Pasquale Cirillo, la Cigl comparto immigrazione di Caserta, i circoli di Sel Caserta, Castel Volturno, Casal di Principe, Capua, la Senesi, hanno aderito alla giornata Adottiamo una piazza, apponendo in piazza Annunziata e al Villaggio Coppola alcuni stand, mediante i quali è stato dato un contributo informativo sulliniziativa, ma soprattutto è stata espletata una tinteggiata al muretto del lungofiume di Castel Volturno, da tempi immemori, deturpato e degradato selvaggiamente durante le cosiddette pseudo-movide castellane delle sere destate o nei week end. Sono stati i ragazzi di colore del settore immigrati della Cgil a ripulire le aiuole, a piantare delle piantine di rosmarino e, appunto ripulire dai graffiti il muretto del lungofiume, che nei giorni scorsi è stato anche riparato con interventi di restauro autorizzati dal commissario prefettizio di Castel Volturno, Antonio Contarino.
Il leader di Sel, Ciro Scocca, ci ha tenuto a precisare che la kermesse è stata promossa ed era aperta a tutti. In effetti, smarcandosi da qualche critica dolente sul mancato invito da rivolgersi alle associazioni ambientaliste territoriali, il vendoliano castellano ha ribadito che: levento è stato ideato e rivolto soprattutto alle associazioni extraterritoriali, al fine di proiettare allesterno liniziativa adottiamo una piazza. Anche la Regione Puglia, con una lettera a firma del leader Niki Vendola ha salutato e sostenuto liniziativa di Castel Volturno.
Nel contempo, sono state poste in piazza Annunziata bandiere, striscioni e soprattutto due mani adornate di catene, una bozza dellopera che sarà realizzata e apposta nella stessa centralissima piazza di Castel Volturno nei prossimi mesi, che rappresenterà appunto limmagine e il simbolo della denuncia contro la schiavitù dei pregiudizi razziali e le manette dei condizionamenti criminali della camorra. Dopo il centro storico è stata la volta di unattività di pulizia alloasi dei Variconi.