Sanitari aggrediti, Sagliocco visita il Pronto Soccorso

di Redazione

 AVERSA. Il sindacoGiuseppe Sagliocco, nel pomeriggio di mercoledì 27 giugno, ha visitato il pronto soccorso dell’ospedale “Moscati” di Aversa.

In primis, ha espresso la solidarietà alla dottoressa Rosa Raucci, responsabile del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero normanno, “per i gravi episodi di scellerata violenza che si sono reiterati negli ultimi tempi”.

Con la responsabile, Sagliocco si è soffermato a parlare delle gravi situazioni in cui verte il reparto. “Bisogna intervenire subito. – ha detto il primo cittadino – Bisogna garantire al personale infermieristico e medico del pronto soccorso di lavorare nelle migliori situazioni in piena tranquillità. Bisogna, quindi, incrementare il personale del pronto soccorso e ripristinare il drappello di polizia o un qualsiasi altro posto di forze dell’ordine”.

Attualmente in forza al pronto soccorso del ‘Moscati’ mancano circa cinque medici ed altrettanti infermieri, rispetto al numero previsto dalla pianta organica. Ma non solo. “Manca un vero e proprio presidio di legalità – spiega Sagliocco – che possa scongiurare episodi come quello dell’aggressione alla dottoressa Raucci o scene di inaudita violenza di lunedì scorso”.

“Mi farò personalmente portavoce – ha annunciato il sindaco – di queste istanze al direttore generale dell’Asl di Caserta ed a tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio affinché, anche attraverso un coordinamento di tutte le forze di polizia del territorio, siano poste in essere azioni mirate di controllo e sorveglianza del nostro pronto soccorso. E con piacere, conclusa la visita alla dirigente Raucci, cui ha preso parte anche il comandante dei vigili urbani, ho incontrato un’auto dei carabinieri proprio nei pressi del Pronto Soccorso i cui uomini assicuravano supporto al personale infermieristico e medico”.

“L’Ospedale ‘Moscati’ di Aversa – ha concluso Sagliocco – è un presidio il cui pronto soccorso, in Campania, è secondo solo al ‘Cardarelli’ di Napoli, ma che vive delle difficoltà, non legate alle professionalità degli operatori. Difendo il ‘Moscati’ non per una questione di ‘campanile’, bensì per motivi oggettivi per i quali il nostro presidio ospedaliero viene riconosciuto come di fondamentale importanza”.

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