Ferrara: “Non sono disponibile a candidarmi a sindaco”

di Nicola Rosselli

Lello FerraraAVERSA. Crisi del centrodestra locale, dovere delle forze di centrosinistra di fare un “passo avanti” e coalizzarsi, indisponibilità ad una propria candidatura.

Lello Ferrara, sindaco di Aversa per due mandati, tra gli ideatori di “Aversa Bene Comune”, irrompe nel teatrino della politica aversana e lancia un appello accorato, non senza aver sottolineato il momento nero per il centrodestra, spaccato, “con gli stracci che volano per la città” parlando della polemica tra l’attuale sindaco Domenico Ciaramella e l’ex consigliere regionale Giuseppe Sagliocco. “A 25 giorni dalla presentazione delle liste, – afferma Ferrara – nessuna coalizione né alcun sindaco sono definiti ufficialmente. Questo evidenzia come le difficoltà politiche nazionali si riflettano anche sulla scena locale. Comunque, in questo scenario si registra la crisi dell’attuale maggioranza che ha amministrato per 10 anni”.

Quali i punti più eclatanti? “Il centrodestra è preda di convulsioni interne con il Pdl che ha candidati a sindaco che, oramai, non si contano, ma siamo di fronte a comprimari, mancando una figura prestigiosa. Accanto a questo Sagliocco si stacca ad un anno dalle elezioni, volendo essere alternativo, ma proprio per questo non è credibile come eventuale candidato a sindaco del centro, tanto che, stando alle voci registrate, la sua candidatura sarebbe stata respinta dall’Udc locale”.

Insomma, un quadro ideale per le opposizioni? “Si tratta di una situazione difficile, così com’è oggi quell’area alternativa al centrodestra, rischia di rimanere fuori con il primo turno che si trasforma in primarie tra Pdl e terzo polo. Ma è anche evidente che chi si pone come alternativa sconta l’assenza di attività politica in questi dieci anni, soprattutto da parte del partito maggiore del centrosinistra”.

Quale, allora, il da farsi? “Ci sarebbe bisogno di un passo avanti di tutte le forze politiche e dei movimenti di centro sinistra verso l’unità, in un momento in cui la destra non riesce a dare un proprio progetto di città pur avendo amministrato per dieci anni. Il momento è propizio anche perché i movimenti riescono ad intercettare chi si era allontanato dalla politica, ovviamente dobbiamo rimuovere quei personalismi che hanno bloccato le trattative negli ultimi tre mesi, rendendosi conto che non si è riconosciuti nemmeno dalla propria parte”.

In questo scenario, dovrebbe essere lei il candidato del centrosinistra? “La mia presenza e il mio operato mirano a mettermi a disposizione per la ricomposizione del quadro di centrosinistra che qualcuno vorrebbe danneggiato anche dal mio operato passato. Proprio memore di tutto questo, ritengo che il candidato a sindaco debba essere un personalità che vada oltre”.

Sin qui le determinazioni di Ferrara, alle quali, sul lato opposto, fanno riscontro le dichiarazioni del consigliere Udeur Adolfo Giglio che sottolinea la volontà del “Campanile” ad Aversa di stare con il Pdl e non con il Grande Centro, nonostante, le direttive provinciali. “In caso contrario – ha affermato Giglio – siamo pronti anche ad andare da soli”.

Sempre sul versante del centrodestra, nella polemica sulla legalità tra Ciaramella e Sagliocco (con quest’ultimo che aveva chiesto un incontro con il prefetto per alcune gare di appalto), il sindaco, dopo una prima risposta piccata riportata ieri da queste colonne, ha ribadito che l’incontro con il prefetto lo chiede anche lui per capire il perché di certi interessamenti.

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