Il Carnevale della Pro Loco Marthianisi

di Redazione

 MARCIANISE. Il Carnevale, organizzato in via San Giuliano al civico 163 della Pro Loco Marthianisi, per martedì 21 febbraio, mira a rispettare quanto più possibile la tradizione marcianisana, povero e semplice senza artifizi, …

… il vecchio cortile si è presterà in modo naturale con le tammorre che la faranno da padrona, ovunque a portata di mano per tutte quelle persone che non aspettano altro che percuoterle nel modo più tradizionale possibile. Sono state già invitate tantissime persone anziane che giungeranno all’appuntamento col “morto”, ma molte arriveranno spontanee richiamate dal tradizionale li ggioia soia come lamento a Carnevale al suono di tammorre e castagnette sul ritmo bùcci bùcci ciccì, bùcci bùcci ciccì,e i ballatori de’ O’ bball’ e’ ll’urz’ . Poi, il fantoccio imbottito con preglie di pannocchie di granoturco sarà portato a spalle in processione, seguito da una folla di persone per il rito funebre. Rientrati nel cortile, si darà inizio all’incendio del fantoccio, e mentre brucerà, un sottofondo di tammorre scandirà un ritmo calante, annunciando l’entrata della Quaresima. Tanto vino, migliaccio, chiacchiere e divertimento assicurato per le persone che a fiume verranno a visitare il Carnevale della Pro Loco Marthianisi in via San Giuliano 163. Quest’anno la Pro Loco Marthianisi collaborerà anche con l’associazione Spazio Corrosivo di via Foglia (sott’ all’arco e’ Foglia), per domenica 19 febbraio dove sarà allestito un’altro “Carnevale morto” in chiave artistica. Inoltre, la Pro Loco Marthianisi organizza anche la sfilata dei Carri dei Bottari di Marcianise per la quinta edizione della‘Ndunduniata per le vie principali della città, prevista sempre per domenica 19 e martedì 21.
LA TRADIZIONE. “Il Carnevale di una volta, era soprattutto povero e semplice, costumi fatti di stracci o di abiti dismessi, maschere fatte di carta e volti dipinti con pezzi di carbone o di rossetto, ragazzi vestiti da femmine e ragazze vestite da maschi. Le famose ‘mburliate fatte con la farina o addirittura con la scagliola, in giro di sera, chiorme di ragazzini per le strade buie e sterrate, bussavano alle finestre a chiedere qualcosa per Carnaval’, per la maggior parte si riceveva acqua e rimproveri, e qualche volta un po’ di migliaccio, salsiccia, vino, pane o caramelle di zucchero fatte in casa. I più grandi, organizzavano ‘O spusarizzij, il corteo comprendeva almeno la coppia di sposi, i genitori i compari, il prete e l’immancabile scia di ragazzini che si portavano dietro. Le famiglie, nei capienti e polverosi curtigli non facevano mancare mai ‘o Carnaval’ muort’. Quasi sempre al centro del curtiglio, dando i piedi verso il portone spalancato, su di un letto a una piazza composto da un paio di tavole sgangherate, sorrette da supporti di ferro quelli a “u” capovolta, con sopra Carnaval’, il fantoccio di pezza, mentre saucicce e nnoglie erano appese ad una croce di legno che a capo del letto era eretta. Ai quattro angoli, nei vasi di latta arrugginita, un addobbo floreale con piante ‘e cappiell’, un ramoscello di limone per scacciare via le mosche fastidiose, e un fiasco impagliato pieno di vino d’uva fraula trovava posto giusto in mezzo alle gambe di Carnaval’……..”.
Anticipatamente, la Pro Loco Marthianisi ringrazia tutte le forze dell’ordine del territorio, l’Amministrazione e l’Assessorato alla Cultura per la concessione del patrocinio del Comune e in modo particolare tutto lo staff del Comando della Polizia municipale.

Michele Colella – vice presidente Pro Loco Marthianisi

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