Mills. Berlusconi: “Sono il più processato del sistema solare”

di Mena Grimaldi

 MILANO. E’ attesa per sabato la fine del processo Mills. Dopo anni di dibattimenti e ricostruzioni dall’una e dall’altra parte, ci sarà la sentenza che vede imputato Silvio Berlusconi per corruzione di testimone.

Alla vigilia di quel che il portavoce dell’ex premier, Paolo Bonaiuti, definisce “ sentenza annunciata”, Berlusconi ha deciso di diffondere quella che è la sua verità dei fatti. “L’avvocato Mills – sostiene Berlusconi – era uno dei tantissimi avvocati di cui all’estero si era servito occasionalmente il gruppo Fininvest. Io non ricordo di averlo mai conosciuto.

A processo avviato ho appreso dagli atti processuali che Mills era l’avvocato di un armatore italiano residente in un Paese africano, del quale gestiva anche il patrimonio e seguiva gli affari. Dai conti di tale armatore, oltre a trattenersi il denaro corrispondente a parcelle emesse, si era trattenuto anche 600.000 dollari quale ulteriore compenso professionale. Per non pagare l`imposta del 50% al fisco inglese e per non dover dividere la restante somma con i suoi soci di studio, Mills – contiene Berlusconi – si inventò la storia che quei seicentomila dollari non erano frutto di una attività professionale, ma di una donazione esente da tasse. Gli venne in mente il nome di un dirigente Fininvest con il quale aveva avuto rapporti in passato, Carlo Bernasconi. E si inventò che quei soldi erano una donazione di Bernasconi. Perché proprio di Bernasconi? Perché Bernasconi nel frattempo era morto. E perché Bernasconi gli avrebbe dato quei soldi? Per riconoscenza, perché Mills, due anni prima della pretesa donazione, sarebbe stato attento, rendendo due testimonianze processuali in Italia, a non penalizzare il gruppo Fininvest e Silvio Berlusconi”.

Il Cavaliere,ironicamente, parla anche del numero di processi “inventati” su di lui, definendosi non “da record mondiale”, ma “da record del sistema solare”. “In totale più di cento procedimenti, più di novecento magistrati che si sono occupati di me e del mio gruppo – scrive l’ex premier – 588 visite della polizia giudiziaria e della Guardia di finanza, 2.600 udienze in quattordici anni, più di 400 milioni di euro per le parcelle di avvocati e consulenti. Dei record davvero impressionanti, di assoluto livello non mondiale ma universale, dei record di tutto il sistema solare”.

Infine, Berlusconi parla anche di quella che secondo lui è stata una prescrizione evitata in “maniera artificiosa grazie alla tesi che il reato di presunta corruzione non si perfeziona nel momento in cui il corrotto riceve i soldi dal corruttore, ma nel momento in cui comincia a spenderli! Cioè due anni dopo, proprio in tempo per far scattare in avanti i termini della prescrizione”.

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