Moody’s taglia il rating di 114 banche europee

di Redazione

 BRUXELLES. Ritorna la febbre dello spread dopo i declassamenti da parte di Moody’s nel giorno di San Valentino.

Nelle prime contrattazioni di giovedì il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti sale sopra 400 punti, a quota 404 punti e poi scende a 396. Il rendimento del decennale italiano si piazza al 5,87%. Moody’s ha anche abbassato il rating o rivisto le prospettive (outlook) su 114 banche europee appartenenti a 16 Paesi diversi.

Tra gli istituti colpiti 24 sono italiani. È stato inoltre tagliato il rating di Assicurazioni Generali e Unipol per la loro esposizione verso Paesi europei indeboliti dalla crisi dei debiti sovrani. Il giudizio sulla Insurance Financial Strength di Generali è stato abbassato da ‘Aa3’ ad ‘A1’ con outlook negativo e quello di Unipol da ‘A2’ ad ‘A3’ e rimane sotto osservazione per possibili nuovi tagli.

Dopo queste notizia parte con il segno meno Piazza Affari nonostante la chiusura positiva di mercoledì. L’indice Ftse Mib, alla prima rilevazione, segna un -1,18% a quota 16.317, mentre l’Ftse Italia All-Share cede l’1,06% a 17.314 punti. In ribasso anche l’Ftse Star che lascia sul terreno lo 0,25% a quota 10.528 punti. Fra i titoli del listino milanese, Enel apre con un -2,7%, risentendo di un giudizio critico di Jp Morgan, mentre Fiat cede l’1,4%. Avvio negativo anche per le altre principali Borse europee, sulla scia della chiusura con il segno meno fatta segnare questa mattina da Tokyo con il Nikkei a -0,24%. Fra le piazze finanziarie, Parigi segna un -0,81%, Francoforte cede l’1,32% mentre Londra arretra dello 0,88%.

Tornando a Moody’s, l’agenzia ha anche annunciato l’abbassamento del giudizio relativo a numerose collettività locali di vari Paesi d’Europa, primi fra tutti quelli ai quali aveva ridotto il “voto” tre giorni fa. Tra questi l’Italia, che oggi trascina con sè le Regioni Lombardia, Toscana, Umbria e Veneto, la Provincia e il Comune di Milano come pure quelli di Firenze, la provincia di Torino e la città di Venezia. La valutazione a lungo termine di Moody’s scende di un posto per Lombardia (A1), la città e la provincia di Milano (A2), la città di Firenze (BAA1), la provincia di Firenze e la regione Toscana (A3), la provincia di Torino (A2), l’Umbria (A3), il Veneto e la città di Venezia (A3). Nel contesto generale di revisione delle valutazioni sull’Italia, Moody’s ha poi limato il rating dell’Eni e delle Poste da A2 ad A3, mantenendo negative le prospettive, e ha rivisto da stabile a negativo l’outlook di Finmeccanica.

Tre giorni fa la società di analisi aveva abbassato il rating dell’Italia da A2 a A3, del Portogallo, a BA3 e della Spagna, scesa di due gradini a A3, rivedendo al ribasso anche le prospettive per Francia, Regno Unito e Austria. Sono stati ribassati anche i rating di varie regioni ed enti locali spagnoli, portoghesi e austriaci, nonchè quello di varie società francesi, tra cui quelle ferroviarie.

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