Bambina nuda su Facebook, interviene la polizia postale

di Mena Grimaldi

 ROMA. Fossero ancora tra noi Jean Peaget e Sigmund Freud ci avrebbero scritto un trattato su quelle che sono oggi le evoluzioni della psicologia infantile.

Probabilmente si sarebbero, giustamente, scatenati contro i modelli televisivi, l’eccessiva libertà, il mancato controllo dei genitori e, perché no, anche su un uso smoderato delle tecnologie da parte dei bambini che, si sa, in tenera età vanno a scuola con i cellulari più alla moda, navigano su internet e si iscrivono ai social network. Sicuramente avrebbero avuto molto da ridire sul caso di una bambina di appena dieci anni, originaria di una cittadina del litorale laziale, che ha postato su Facebook delle foto, scattate da un telefono cellulare, chela ritraggono nuda in bagno.

Immediate le segnalazioni da parte di altri utenti alla polizia postale in questi giorni, che oggi ha provveduto immediatamente a chiudere il profilo della bambina, visto che nel frattempo le foto avevano fatto il giro del web, andando a finire anche in una rete di persone poco raccomandabili.

Gli investigatori, che al momento, per scrupolo, stanno cercando di capire se le foto siano state effettivamente scattate dalla bambina e messe sul social network di sua iniziativa, sembrano però non nutrire alcun dubbio. La bambina “prodigio”, infatti, sembra abbia fatto tutto da sé, tanto che alle continue richieste di togliere quelle foto dal profilo ha risposto: “Se le levo finisce questa barzelletta?”.

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