Castel Morrone, l’opposizione chiede sfiducia del Presidente del Consiglio

di Redazione

 CASTEL MORRONE. Il Gruppo Consiliare dell’Unione Civica, di fronte all’evidenza che il presidente del Consiglio Comunale, Raffaele Papa, con atti reiterati e consapevolmente pianificati ha agito d’intesa con la sua maggioranza per neutralizzare le prerogative …

… che le leggi e i regolamenti garantiscono ai consiglieri di minoranza, ha presentato il 23 gennaio 2012 una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Nella vicenda del trasporto scolastico – un servizio che l’Amministrazione ha soppresso fin dall’inizio del corrente anno scolastico e il cui ripristino è chiesto a gran voce dalla minoranza, che si è fatta interprete delle esigenze espresse da tantissime famiglie del paese – , il Presidente del Consiglio Comunale ha agito costantemente secondo criteri di favoritismo nei confronti della sua parte politica, violando il tal modo l’art. 27, comma 5 dello Statuto del Comune di Castel Morrone, che recita testualmente: “Il Presidente del Consiglio esercita le sue funzioni con imparzialità, nel rispetto delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei singoli Consiglieri”.
La mozione di sfiducia, articolata sulla cronologia dettagliata degli eventi che mostrano con evidenza la violazione reiterata del requisito di imparzialità da parte del dottor Papa, è stata presentata al Presidente stesso e, per conoscenza, al sindaco del Comune di Castel Morrone e al Prefetto di Caserta. Il cuore della mozione di sfiducia è nella critica all’ammissibilità, concessa dal Presidente Papa, ad una assurda “questione pregiudiziale“, presentata dal capogruppo della maggioranza al solo scopo di evitare la discussione sull’ordine del giorno richiesto dalla Minoranza per ripristinare il trasporto scolastico. Infatti, si legge tra l’altro nella mozione di sfiducia: ”Ha tenuto (il presidente del Consiglio comunale) un comportamento lesivo delle prerogative dei Consiglieri Comunali di Minoranza in quanto di fatto ha vanificato il contenuto dell’articolo 23 dello Statuto e della Legge (articolo 43 D.Lgs 267/2000), che riconosce il diritto ad un terzo dei consiglieri comunali di richiedere la convocazione del Consiglio comunale ecc…
Risulta davvero irreale una questione pregiudiziale sui contenuti di una discussione non ancora svoltasi ecc… A tal proposito appare utile evidenziare che l’unica e sola condizione di validità di una questione pregiudiziale sarebbe stata l’effettiva attivazione del servizio di trasporto scolastico mentre ogni altro atto non avrebbe potuto surrogare, per diritto e per logica, la richiesta di discussione avanzata dalla minoranza.
La mozione è regolata dall’articolo 26 dello Statuto del Comune. In base a questo articolo, il Consiglio dovrà essere convocato entro quindici giorni dalla presentazione della mozione ed essa dovrà essere votata a scrutinio segreto. Nel caso la mozione conseguisse la maggioranza dei due terzi dei componenti il Consiglio Comunale, il Presidente sarà dichiarato decaduto dalla carica.
Riteniamo che difendere le nostre prerogative di gruppo di opposizione da chi vorrebbe metterli a tacere con squallidi artifici regolamentari o, come in questo caso, con vere e proprie trame irregolari, prima ancora che un diritto sia un dovere. Essi pertanto, continueranno a farlo sempre e comunque, con assoluta convinzione, nel rispetto delle regole della democrazia e nell’interesse superiore di Castel Morrone e della sua cittadinanza.
Gruppo Consiliare “Unione Civica per Castel Morrone”

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