Elezioni, il centrodestra cerca candidato sindaco

di Redazione

Gianpaolo Dello VicarioMario TozziAVERSA. Centrodestra in difficoltà nella ricerca di un candidato sindaco che sia una spanna al di sopra dei nomi dei soliti noti che sino ad oggi, a diverse riprese, sono stati portati sul tavolo, da Gianpaolo Dello Vicario a Mario Tozzi a Elia Barbato.

Dopo aver sondato la volontà dell’ex presidente del consiglio comunale normanno Antonio Farinaro, in quota Udc, che ha declinato l’invito a candidarsi (ma che potrebbe, come andiamo affermando da tempo, essere costretto a farlo dai fatti, anche se, a questo punto, bisognerebbe anche ricucire il rapporto con i seguaci di Casini), il duo composto dall’attuale sindaco Mimmo Ciaramella (già al suo secondo mandato consecutivo e per questo non ricandidabile) e dal senatore Pasquale Giuliano, che ricopre anche il ruolo di coordinatore provinciale del Popolo della Libertà, si è rivolto alla società civile, anche se ha, comunque, pescato tra chi un po’ di attività politico-amministrativa l’ha fatta.

Ed ecco, allora, che si è fatto, a ragion veduta, il nome del ginecologo Lucio Romano, molto impegnato nel mondo cattolico e tra i massimi dirigenti del Movimento per la Vita. Ma anche dal noto medico sarebbe venuto un “niet” motivato dal desiderio di continuare ad occuparsi del proprio settore. Da qui una nuova partenza per la coppia pidiellina che avrebbe avvicinato un magistrato aversano, già noto alle cronache politiche per essere stato parte attiva sulla scena non solo cittadina ma anche di centri vicini. Anche da questa persona che il duo Ciaramella-Giuliano aveva individuato come elemento unificante per le forze della coalizione, soprattutto perché non è uomo di questo o quel partito, è venuto un netto diniego.

A questo punto, a meno che non si voglia ripiegare sui nomi interni dei tanti rampanti pidiellini, Ciaramella, Giuliano e Nicola Golia (anch’egli in predicato per la candidatura a primo cittadino, ma difficile da far digerire ad alcuni possibili alleati), dovranno meditare attentamente sull’individuazione di un personaggio che abbia la caratteristica di essere noto “al grande pubblico” aversano e, nello stesso tempo, capace di coagulare, mettere d’accordo le diverse forze politiche della coalizione. Una missione dalla quale, quasi certamente, dipenderà anche la possibilità di vedere alleate con il Pdl quelle forze (Udc in testa) che oggi vorrebbero affrancarsi dai berlusconiani per dare vita ad un grande centro moderato, ossia una rilettura della vecchia Democrazia Cristiana.

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