Ambito C3, Consiglio il 2 febbraio. L’opposizione: “Ecco i casi gravi”

di Redazione

Francesca MarrandinoRosario CapassoAVERSA. Si terrà giovedì 2 febbraio, alle 17.30, la seduta del Consiglio comunale con all’ordine del giorno la mozione dei consiglieri del movimento civico “Noi Aversani”, Francesca Marrandino e Rosario Capasso, …

… e dei consiglieri Pellegrino, Gatto, Morra, Cecere, sul blocco dei servizi erogati dall’ambito socio-sanitario C3. Gli stessi che hanno presentato una mozione in cui fanno presente i disagi che vivono alcune persone finora assistite dall’Ambito.

All’ordine del giorno del Consiglio anche la surroga del consigliere comunale Imma Lama, la nomina dei componenti della quinta (arredo urbano,parchi e verde pubblico) e sesta (bilanci, tributi, personale e patrimonio) commissione consiliare permanente e l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti.

“Ci auguriamo – affermano Marrandino e Capasso – che questa iniziativa serva a rimediare ad un’inerzia che è assolutamente inaccettabile e devastante, dato lo stato di assoluta gravità in cui versano numerose famiglie con le quali ci siamo incontrati. E’ impensabile che il Comune venga meno ai suoi doveri, privando queste persone dell’assistenza domiciliare alla quale hanno diritto”. Con delibera di giunta comunale (la numero 413 del 14.10.2011) l’amministrazione aversana “a causa del perdurare della crisi operativa dell’Ambito C3, visto che alcuni delicati servizi sociali risultavano ancora sospesi, ed in particolare i servizi di assistenza domiciliare, agli anziani ed ai disabili, ha inteso provvedere la gestione diretta degli stessi al fine di non creare ulteriore pregiudizio agli anziani malati ed ai diversamente abili con scomputo del costo dei suddetti servizi a valere sulla quota di compartecipazione dell’ambito C3”.

“Sebbene con la delibera l’amministrazione comunale abbia avocato a sé la responsabilità e l’onere di provvedere a quei servizi socio-sanitari, che in alcuni casi sono di importanza vitale, ad oggi tutti i progetti di assistenza domiciliare risultano sospesi per il mancato impegno proprio da parte del Comune”, spiegano Capasso e Marrandino.

Tra i casi di persone bisognose di assistenza ve ne sono alcuni di assoluto rilievo, tutti illustrati nella mozione dei consiglieri: Francesco, affetto da “quadro sindromico caratterizzato da grave deficit neuromotorio con innesto autistico (assenza della comunicazione, distorsione relazionale, stereotipie motorie, agitazione), quadro complicato da sindrome da carcinoide”; F.F., 17 anni, affetto da sindrome autistica e seguito dalla Unità Operativa Materno Infantile; S.M., 20 anni, affetto da mielomeningocele e idrocefalo, costretto sulla sedia a rotelle; V.E., 15 anni, affetto da sindrome autistica; Giuseppe, 36 anni, affetto da una diagnosi funzionale di “insufficienza mentale grave funzionale con marcate disarmonie comportamentali” con alternanza di una fase di tranquillità con momenti deliranti; D’A.R., 6 anni, affetta da sindrome di werding hoffman nutrita attraverso la peg e collegata ad un autorespiratore necessità di ventilazione continua e di monitoraggio quotidiano dei parametri vitali.

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