MARCIANISE. Si è svolta, presso il Liceo Scientifico di Marcianise, la presentazione del libro: Le Parole che uccidono del giornalista televisivo di TV2000 Luigi Ferraiuolo.
A fare gli onori di casa il dirigente scolastico Diamante Marotta che, porgendo il benvenuto ai presenti, ha sottolineato come anche lappuntamento odierno si collochi a buon diritto nel percorso incontro con lautore, iniziato già da due anni. Vivamente interessante – ha evidenziato il Preside – è la tematica trattata nel libro che permette al lettore di riflettere su alcuni problemi attualissimi, quali la forza della parola, la sua pregnanza rilevante, la sua incidenza sullindividuo e sulla società.
Il professor Giancarlo Pignataro, nella veste di moderatore, ha sottolineato come le parole possono uccidere, ma anche salvare, aggiungendo che in questo ambito rientra il progetto più ampio portato avanti dagli studenti del Quercia: lanalisi del rapporto esistente tra parole e immagini.
La professoressa Maria Raffaela Fraio ha puntualizzato la funzione e il potere delle parole che talvolta sono pietre, invitando a riflettere sulle falsificazioni operate dai media, al fine di rimanere Liberi, con e attraverso le Parole. É passata, pertanto, allanalisi di alcune parole inserite nellabbecedario, quali donazione, persona, casalesi, famiglia, soffermandosi sulla necessità di attivare interventi e politiche volte al sostegno del nucleo familiare. Nel corso dellincontro-dibattito gli alunni dellistituto, dopo aver letto passi del volume, hanno avuto la possibilità di rivolgere domande allautore.
Tante le curiosità dei discenti, che hanno chiesto spiegazioni sulla parola testamento biologico, coscienza, clandestini, interrogandosi su come il giornalista possa essere obiettivo davanti a situazioni particolarmente delicate quali leutanasia e laborto.
Il giornalista ha ringraziato il Preside, i docenti e gli studenti intervenuti, sottolineando, in particolare, come sia stato possibile realizzare levento, grazie alla disponibilità offerta dal Dirigente, certamente figlio di una generazione nuova, un Preside che vive i problemi dei ragazzi, che non resta chiuso allinterno delle pareti scolastiche ma che si rapporta con lesterno e si relaziona continuamente con la società.
Sottolineando, in piena umiltà, che il libro vuole essere un vocabolario di termini e di parole, lautore, ha raccontato ai presenti il suo percorso giornalistico e le sue concrete esperienze. Ha concluso affermando che lunico modo per immunizzarsi dal continuo flusso di informazioni e dalle storture della tv, sia Leggere. Solo in tal modo si può pervenire alla piena consapevolezza di sé e del mondo.