Differenziata al palo, Tagliafierro: “Intervenga il Prefetto”

di Redazione

Aldo TagliafierroMADDALONI. “Tra le ragioni che hanno consentito ad Antonio Cerreto di essere eletto sindaco di Maddaloni c’era una diffusa smania di ordine e di pulizia in tutta la città. Ordine e pulizia che per lui sono diventati un boomerang.

E’ da tempo infatti che l’opposizione denuncia le carenze di un sistema che non può assolutamente soddisfare le esigenze di una città, che risulta essere tra le peggiori in assoluto nella provincia di Caserta per la raccolta differenziata. Manca solo il dato del 2011 e molto probabilmente si spalancheranno le porte per un commissariamento. Anzi per come siamo messi, è preferibile che la gestione dei rifiuti sia affidata ad una persona competente, che realizzi in poco tempo quello che non è stato capace di fare né il sindaco né gli assessori che si sono succeduti”.

A parlare è il consigliere Aldo Tagliafierro, dopo aver saputo della percentuale di raccolta differenziata che è stata praticata a Maddaloni nel 2010. Il Sistema Informativo dell’Osservatorio Regionale dei Rifiuti assegna a Maddaloni un misero 9,91% . “E’ una soglia bassissima – tiene a precisare il consigliere di minoranza – e per niente in linea con gli obiettivi minimi di raccolta differenziata prefissata. Nel 2009 i Comuni dovevano raggiungere il 25%, nel 2010 il 35%, mentre il 50% deve essere garantito quest’anno”. Gli obiettivi minimi a cui si riferisce il consigliere Tagliafierro, sono riferiti a quei comuni della Campania che nel caso di mancato rispetto devono essere commissariati. “Adesso il Sindaco Cerreto deve riferire sul dato del 2011. Se anche nel 2011 non si è raggiunto il risultato, allora intervenga subito il prefetto. E’ l’unico modo per compensare quanto in passato il sindaco Cerreto ha denunciato sulla inefficienza della amministrazione dei rifiuti e per avviare una produttiva conduzione dei rifiuti in città”.

Il Prefetto infatti diffida il Comune inadempiente a mettersi in regola con il sistema della raccolta differenziata, assegnandogli il termine perentorio di tre mesi. Decorso inutilmente tale termine, il Prefetto attiva le procedure di nomina di un commissario ad acta. “Fino a ieri – continua Tagliafierro – si sono solo sparate cifre mai riscontrate in dati consultabili e verificabili. L’allarme sulle cifre della raccolta differenziata è stato lanciato da Legambiente qualche settimana fa, ma inutilmente. Nemmeno l’assessore Valentino ha saputo darmi notizie precise in risposta ad una mia interrogazione. Di questo passo, a pagare per le inadempienze del Comune saranno sempre e solo i cittadini, che già sono oberati da altri e pesanti balzelli”. Con Decreto Dirigenziale numero 48 del 20.12.2011, la Regione Campania ha certificato la percentuale di raccolta differenziata dei comuni casertani. Puntuale è arrivato il dato di Maddaloni. Un dato che poggia su criteri certi, che permettono la certificazione reale della raccolta differenziata nel rispetto dei principi di efficienza ed efficacia, che dovrebbero contraddistinguere i comuni. Ma è il caso di dire che l’efficacia e l’efficienza non sembrano appartenere al Comune di Maddaloni.

“La raccolta differenziata a Maddaloni non decolla, perché non bastano l’informazione e le ordinanze varie. Ci vorrebbe un controllo capillare su tutto il territorio. La gente purtroppo ancora non è abituata a praticarla. Ma nemmeno il sindaco e l’assessore fanno qualcosa per invertire la tendenza. Più passa il tempo e più si va avanti con la vecchia pratica. In questi casi – conclude Tagliafierro – si misura il tracollo dell’amministrazione Cerreto. Organizzare il servizio non sempre significa ottenere il migliore risultato. Le responsabilità di quest’altro fallimento vanno ricercate solo ed esclusivamente in un’azione amministrativa deficitaria, che vede proprio al primo posto l’immobilismo nell’affrontare le questioni ambientali”.

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