La giunta Zinzi si spacca sul termovalorizzatore: lasciano 4 assessori del Pdl

di Redazione

da sin. Giuliano e ZinziCASERTA. Quattro assessori del Pdl hanno rassegnato le dimissioni dalla giunta provinciale guidata dal presidente Domenico Zinzi, aprendo di fatto la crisi nella maggioranza di centrodestra.

Nel documento, consegnato da Gimmi Cangiano in segreteria, non sono specificate le motivazioni che hanno indotto i quattro pidiellini alle dimissioni. Tuttavia, a chiarire, almeno in parte, i dubbi ci pensa il senatore Pasquale Giuliano, coordinatore provinciale del Pdl, che, in modo caustico, dichiara: “Basta col cesarismo di Zinzi, non è possibile che in una materia così importante e delicata escluda gli alleati e prenda da solo decisioni”.

Il riferimento è legato al termovalorizzatore di Capua che ha trovato il parere contrario anche del presidente del Consiglio regionale Paolo Romano. E quando Zinzi fa notare che, ad agosto e a novembre, quando, rispettivamente, furono approvate in giunta due delibere di indirizzo per la realizzazione dell’impianto, Giuliano chiarisce: “Quelle erano, appunto, delibere di indirizzo e non esecutive. E, in ogni caso, la nostra posizione non è contro l’impianto ma contro i metodi adottati dal presidente Zinzi”.

La scelta dei vertici provinciali del Pdl e dei quattro assessori, però, avrebbe provocato dissapori all’interno dello stesso partito di Berlusconi, tanto che il consigliere Nicola Garofalo si è assentato alla riunione convocata da Giuliano, partecipando invece alla conferenza stampa di Zinzi.

Intanto, nella città di Capua è finito sulla graticola il sindaco Carmine Antropoli, che ritiene l’impianto “necessario per superare il problema delle discariche”, e subendo allo stesso tempo le accuse del Pdl, sia di Paolo Romano che dello stesso coordinamento cittadino, quest’ultimo che, attraverso il responsabile Carmela Del Basso, annuncia una petizione popolare.

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