Riorganizzazione del Pronto Soccorso al ‘Moscati’

di Redazione

 AVERSA. Le difficoltà organizzative e l’esiguità del personale del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero “Moscati” di Aversa sono temi che hanno fatto la “storia negativa” del servizio sanitario nell’agro aversano.

Il direttore generale dell’Asl Caserta, Menduni, consapevole delle difficoltà della Unità operativa, ha accolto con favore il suggerimento di Angelo Polverino e Gianpaolo Dello Vicario, rispettivamente consigliere regionale e provinciale del Pdl, relativo ad una riorganizzazione del servizio di Pronto Soccorso. Secondo il progetto, redatto da Enzo Margherita, i medici del servizio 118, saranno impiegati per occuparsi dei cosiddetti “codici bianchi” e cioè dei casi che non presentano particolare gravità e urgenza, che rappresentano, però, il cinquanta per cento dei casi che si presentano alla struttura e che, attualmente, assorbono gran parte delle energie e delle risorse umane del Pronto Soccorso.

Margherita sarà il responsabile dell’organizzazione del servizio che prevede l’utilizzo delle venti unità che afferiscono al 118. Intanto per la partenza del servizio, prevista per lunedì dodici dicembre, si stanno già adeguando i locali che ospitano il servizio di emergenza.

Il direttore sanitario Tatavitto, infatti, ha provveduto a far attrezzare il Pronto Soccorso dividendolo in due strutture separate: una per accogliere proprio i codici cosiddetti bianchi, l’altro per i rimanenti casi, proprio per tenere distinti i casi gravi da quelli meno urgenti. Tutto ciò dovrebbe significare uno snellimento dei lavori del Pronto soccorso che, da sempre, è il servizio che presenta le maggiori criticità e presso il quale spesso si assiste a scene poco edificanti, per usare un eufemismo.

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