Compromesso storico Pdl-Pd? “No, grazie!”

di Nicola Rosselli

Nicola GoliaMariano D’AmoreAVERSA. “In un momento così difficile per il Paese c’è necessità di chiarezza, di stabilità. La confusione genera confusione ed è proprio ciò che la politica e chi tiene a cuore le sorti della nostra Città e del nostro territorio deve tendere ad evitare.

La frammentazione, i ‘brandelli’ della politica non aiutano a creare i presupposti per una seria proposta di Governo della Città di Aversa per i prossimi anni”. Paolo Santulli, esponente di primo piano della vita politica cittadina aveva gettato nei giorni scorsi il classico sasso nello stagno ipotizzando un governo di emergenza per la nostra città. Il leader del Gua ne aveva anche illustrato le motivazioni: “Un Masaniello, le oligarchie familiari, sono dietro l’angolo, non aspettano altro, insinuandosi nelle divisioni e nei veleni. E’ perciò tempo di ‘sacrifici’, tempo di privilegiare gli interessi della comunità a quelli partitici, è tempo perciò di valutare la possibilità di mettere in piedi coalizioni ‘responsabili’ per un duraturo governo di ‘salute pubblica’. Privilegiando gli obiettivi programmatici, evitando il rischio di pericolose avventure, è pensabile anche un dialogo Pdl-Pd. ‘Fuori i secondi’, creare maggioranze forti senza i micro gruppi evitando così la possibilità di condizionamenti che ultimamente stanno penalizzando la politica e le scelte, determinando uno stallo pauroso che ha bloccato ogni iniziativa”. Insomma, un compromesso storico in salsa normanna, una semplificazione radicale dello scenario politico cittadino che, però, non trova d’accordo praticamente nessuno.

Per Nicola Golia, coordinatore cittadino del Pdl e vice presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta, “il governo di salute pubblica ad Aversa è impensabile. Oltre a svilire il ruolo di maggioranza e opposizione, questa ipotesi non ha motivo d’essere. Il comune di Aversa non ha quelle critiche emergenze rilevate in altri enti locali a guida del centro sinistra come era stata la Regione Campania o il Comune di Caserta, per non parlare degli aspetti inquietanti di questi giorni dove professionisti dell’anticamorra sono implicati in vicende poco chiare, mentre erano in prima fila a protestare contro la malavita organizzata”.

Un “No comment” secco viene dall’assessore in quota Pdl Michele Galluccio che, subito dopo, aggiunge: “Mi limito ad osservare che necessitano sia la maggioranza che l’opposizione per le attività di controllo e confronto nella normale dialettica politica”.

Più severo l’esponente nazionale dei vendoliani di Sel Gabriele Vedova secondo cui: “forse tanti cambi tra maggioranza e opposizione e di casacca rendono l’onorevole Santulli un po’ confuso”. “Credo –ha continuato Vedova- che se si preparasse uno scenario del genere ad Aversa per noi di Sel si aprirebbe una prateria. In ogni caso non lo auspichiamo perché sarebbe la morte del centro sinistra, mentre noi siamo per l’unità di tutte le forze del centro sinistra stesso. Possiamo, quindi, raccoglierla solo come una provocazione di un esponente politico in altalena tra maggioranza e opposizione. Noi, sia ben chiaro, siamo per l’alternativa netta, per la discontinuità. Bisogna pur dire che l’atteggiamento ondivago del Pd in questi ultimi tempi di fase preelettorale da spazio a questo tipo di ipotesi”.

Di “proposta risibile” parla il capogruppo dell’Udc in consiglio comunale Gilberto Privitera che continua: “E’ chiaro che ad Aversa non si ripetono le stesse condizioni che si sono proposte a livello nazionale, dove la situazione impone quasi una sorta di collaborazione straordinaria. Come si fa a dire che ad Aversa ci sono condizioni simili? E, se non ci sono le stesse, quali altre potrebbero essere? Credo sia un’ipotesi impraticabile per una miriade di motivi”.

“Credo sia soltanto una provocazione dell’amico Santulli” afferma il segretario cittadino del Pd Mariano D’Amore, che rileva come l’unico punto in comune che il Pd aversano può avere con questa proposta è la circostanza della disastrosa situazione aversana “ma la soluzione è diversa”. Quale? “Noi abbiamo una linea chiara: stiamo lavorando ad un progetto di cambiamento e discontinuità e intendiamo creare aggregazione attorno a questo progetto”.

Chiude sulla stessa scia il vice sindaco e leader del Gruppo della Libertà Nicola De Chiara secondo il quale è una proposta che non ha fondamento. “Aversa – afferma l’assessore della giunta Ciaramella – non ha le stesse esigenze nazionali (che non vengono dalla politica, ma dai mercati) che giustifichino decisioni del genere. Nel nostro caso significherebbe che se ci fosse un’emergenza cittadina questa amministrazione non avrebbe operato bene, invece così non è e in questo senso auspico una continuità. Mi sorprende che la proposta venga da Santulli che, sebbene sia stato all’opposizione sino a qualche mese fa, oggi è in maggioranza. In genere sono le minoranze a lanciare questo tipo di idee”.

Nella foto, da sin. Nicola Golia e Mariano D’Amore

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